- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 15/01/2021

Dopo una gavetta decennale che l’ha visto impegnato nelle più disparate attività artistiche, Gianmarco Ricasoli ha finalmente dato sfogo alla sua estrosità con il progetto Itaca Reveski, discograficamente attivo dallo scorso maggio e curato sia nelle liriche che negli arrangiamenti dallo stesso artista.
Lo scorso venerdì ha visto la luce “Sogno solo ari/-\”, EP che raccoglie tutti i singoli pubblicati fino ad oggi da Gianmarco con l’aggiunta del delicato remake in chiave indie pop del brano “I giardini di Marzo” di Lucio Battisti, che va a gemmare un lavoro piuttosto amletico.
Già, perché il ritmo con il quale si approccia Itaca Reveski inizialmente può apparire sui generis, quasi disarmonico, ma fa parte in realtà dell’originale copione che l’artista ha immaginato per il suo viaggio emotivo: emergono così sogni, insicurezze e ricerca di una propria identità, spesso caratterizzati da riferimenti relativi all’attuale momento storico che stiamo vivendo.
Qualche testo di matrice marcatamente indie pop, altri più macchiavellici, che si rispecchiano nella particolare punteggiatura che caratterizzano i titoli dei brani: c’è tanta carica emotiva nei testi come nelle melodie, a confermare la profonda sensibilità di un artista che ha nelle proprie corde peculiarità fuori dal comune.
TRACCIA PREFERITA: 20:venti
Tags: Itaca Reveski, recensione