Joe Scacchi è il nome d’arte di Lorenzo Scacchi, rapper romano classe 1995. Il suo percorso artistico comincia molto presto, quando frequentava le scuole medie, ma solo verso il 2015 i suoi brani iniziarono a circolare. Prima con i Wing Klan – gruppo formato assieme a Goya – e poi in veste solista, lo stile particolare di Joe gli ha permesso di produrre il suo primo disco, “Marketing”, nel 2019 e di avere ospiti del calibro di Crookers, Nic Sarno, Ketama126 e Franco126.
Il titolo di questo nuovo album è anche il concept principale del disco: “27” è un chiaro riferimento al 27 Club, difatti in ogni traccia c’è almeno un riferimento alla vita da rockstar. Se il tema non fosse stato abusato ormai da anni, l’idea sarebbe anche stata carina, ma dopo aver sentito qualsiasi rapper italiano e non ripetere sempre le stesse cose per darsi un tono da “uomo vissuto”, la voglia di sentire ancora i soliti stereotipi riciclati viene meno.
Il che è un peccato, perché Joe ha dimostrato di saper fare musica originale e di saper scegliere i produttori giusti per risaltare il suo stile. In questo caso a produrre interamente “27”, ad eccezione di “Philadelphia Freestyle”, ci ha pensato No Label, giovane producer padovano del team di Red Bull Records che è riuscito a mescolare bene tra di loro suoni elettronici, pseudo rock, trap e drill.
Purtroppo il disco difficilmente darà la giusta spinta al rapper, che non ha molto di nuovo da offrire in termini di originalità. Gli argomenti sono molto simili a quelli passati – anche se manca l’aura di tristezza caratteristica – e i beat, seppure ben realizzati, non riescono a risollevare la situazione. “Angel Gabriel” ci aveva convinto, ma in realtà Joe parla costantemente di morte, e in “27” non accenna ad alcuna necessità di cambiamento.
TRACCIA PREFERITA: Angel Gabriel