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K-Due – Memory box [RECENSIONE]

“Memory Box” è il primo EP di K-DUE, giovane rapper che ha tanta voglia di scrivere per non lasciare che la realtà, presente o passata che sia, gli sfugga tra le mani.
Una storia d’amore terminata probabilmente non molto bene è il filo tematico dell’intera raccolta, che comincia con “Patti”, canzone dominata dalla malinconia tipica dei rimpianti di quando ci si rende conto che sarebbe potuta andare diversamente.
“Marte e Venere”, secondo brano dell’EP, è contraddistinto da sonorità più R’n’B, che non si ritrovano, tuttavia, in “Scarabocchi”, in cui una chitarra elettrica fa da sfondo alle riflessioni di un giovane innamorato ma in balìa della solitudine.
In “Oblio” una base musicale dominata da percussioni elettroniche, quindi meno melodiosa rispetto a quella delle canzoni precedenti, fa da sfondo ad un testo che lascia intendere l’immortalità del sentimento d’amore, sebbene la relativa storia sia già giunta al termine; proprio per questo, in “Bye Bye”, ultimo brano dell’EP, K-DUE si chiede quante cose succederanno ora che i due amanti hanno preso strade diverse, con un’amarezza comunicata molto bene anche dalla chitarra riverberata in sottofondo.
Esordio interessante, perché coadiuvato da liriche spontanee ed una ricercatezza musicale piuttosto peculiare: “Memory Box” merita tutte le attenzioni del caso.

TRACCIA PREFERITA: Scarabocchi

TESTI
3.3/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.3/5

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