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Kherty: Saudade | Recensione | Primo Ascolto


Kherty è un rapper giovanissimo: ha solo diciotto anni, ma nonostante l’età ha già accumulato una certa esperienza. La sua gavetta inizia come fotografo e videomaker, e nel 2018 inizia a scrivere i suoi primi testi. Comincia a rilasciare musica solamente l’anno dopo, e sceglie “Harlem” come primo singolo ufficiale per farsi conoscere. Da allora il suo percorso è stato tutto in salita: ha rilasciato diversi brani, collaborato con il suo socio Petraz, e nel 2020 ha pubblicato il suo primo EP intitolato “Sottosopra”.

Questo piccolo progetto ha permesso al rapper di ottenere un contratto di distribuzione con un’etichetta discografica indipendente, col quale continua a collaborare e con cui pubblica “Saudade”, il suo primo album. Saudade è una parola portoghese che indica un atteggiamento nostalgico, di rimpianto, e descrive perfettamente il concept dell’intero disco.

Nelle tracce, infatti, l’introspezione fa da padrona: in “Statement ‘04” un beat cupo privo di batterie (che compaiono solo sul finale) fa da sfondo al malessere di un adolescente travagliato che fatica a trovare un posto nel mondo; in “Estranei” parla delle amicizie giunte al termine, immergendosi nel ricordo di persone allontanate in maniera graduale per via di varie incomprensioni.

Qui il ritmo della produzione si fa incalzante, il mood cambia ma rimane un’eccezione, perché con “Baddie” ritorna ad essere scandito, supportato da pochi suoni che si affiancano alla voce resa echeggiante per l’occasione. “Camaro Love” è un brano d’amore che mescola sapientemente il rap con il pop, “Amò” prosegue sulla stessa linea, mentre “Se Morissi Stanotte” è una ballad struggente nella quale Kherty riflette sulla sua persona e sulle scelte fatte.

“Saudade” è un disco di debutto molto interessante: Kherty ha già chiaro in mente cosa comunicare con la musica e il suo stile è distinguibile da quello degli altri emergenti. Niente trap, niente drill, solo beat ben fatti che gli permettono di sfogarsi con le parole – ultimamente marginali nella realizzazione di un brano.

 

TRACCIA PREFERITA: “Se Morissi Stanotte”

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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