- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 11/07/2022

Marino Ometo è il vero nome di KVein, giovanissimo artista di Napoli classe 2003 che ha esordito sul mercato discografico pochi giorni fa con il brano “Luna”, uscito il primo luglio sulle piattaforme digitali con la collaborazione di Media Lab Studio 16.
Il brano desidera immediatamente far comprendere al pubblico lo stile di questo artista: le sonorità tendenti all’urban pop sono capaci di accompagnare alla perfezione le parole profonde e malinconiche plasmate dall’autore, dimostrando una più che discreta abilità lessicale. Il desiderio di esprimere il dolore per una storia d’amore terminata, attraverso immagini dall’iconografia romantica, è capace di delineare il concept confezionato per questo brano.
Il titolo rimanda al ritornello, nel quale KVein desidera ballare con la partner fino a che la “Luna” non cala: fino all’oscurità più buia della notte, in grado di spegnere anche le paure più recondite. Il ballo immaginario è catartico per il dolore nel cuore dell’artista che, attraverso questo gesto, potrebbe superarlo e accettarlo, nonostante i ricordi e la paura per le emozioni negative che l’ormai ex compagna farebbe insorgere in lui, riflettendo sul passando. Il pezzo non vuole essere solo nostalgico, ma prova realmente ad offrire un punto di vista sul dolore diverso ma al tempo stesso assolutamente acclarato e sentito.
“Luna” è un brano interessante ed orecchiabile, capace di convincere per lo stile adottato che spinge immediatamente a chiedersi cosa offrirà al pubblico nei prossimi pezzi a cui Marino sta già lavorando. Le peculiarità del pezzo, inoltre, risultano adatte ad un possibile inserimento nel circuito mainstream: teniamo d’occhio questa nuova leva, perché con la giusta esperienza può raggiungere risultati concreti ed apprezzabili.
Tags: Kvein, luna, recensione
Una risposta.
Bravo Marino complimenti il brano e’giovanole e orecchiabile..ad maiora semper