- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/03/2021

“Moquette”, cinque brani di poesia contemporanea cantati, sussurrati e quasi rappati da una voce candida, angelica, leggera ma allo stesso tempo calda ed intensa: l’autrice, Laila Al Habash, è una positiva e sensuale artista italo-palestinese, caparbia nell’usare la sua voce per scaldare l’atmosfera nel tentativo di sedurre e conquistarsi un posto nella musica.
Il ritmo a tratti quasi psichedelico ed allo stesso tempo leggero accompagna un’energia caratterizzante la giovane età e l’entusiasmo di chi cerca le scintille agli occhi: c’è consapevolezza dei desideri di una giovane ragazza che sperimenta la vita, e lo si percepisce in “Flambè”, prodotto di poesia contemporanea unico nel suo genere, che riporta un po’ di insicurezza a chi, per natura, si porta dietro una personalità fuori dal comune.
Quella “Paranoia” che racconta di una ragazza che deve fare i conti con emozioni e paure di una generazione, tanto fragile quanto forte davanti al cambiamento.
In generale Laila Al Habash è “Soffice”, indifesa davanti ai sentimenti, incanta e canta l’amore con semplicità e naturalezza, senza barriere e pregiudizi sociali.
Un EP puro ed incontaminato: un inizio intrigante che crea hype per il prossimo progetto.
TRACCIA PREFERITA: Flambé
Tags: Laila Al Habash, Moquette, recensione