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Lamponi di Piombo – Tritolo [RECENSIONE]

L’esordio del duo toscano Lamponi di Piombo s’intitola “Tritolo”, brano autoprodotto disponibile dallo scorso 6 marzo nei principali digital stores.
Un debutto misterioso, affiancato dal controverso personaggio plasmato dagli artisti nei canali social ed utilizzato come alter ego in rappresentanza del duo: una scelta strategica, che rende ancor più vivida la curiosità attorno al progetto.
Le sonorità innanzitutto, sono difficilmente catalogabili: il ritmo di “Tritolo” pare inizialmente riconducibile ad un pop velatamente anni ’80, che si rivelerà strada facendo fortemente contaminato da una proclività funky molto coinvolgente ed originale.
Lo stile lirico utilizzando dai Lamponi di Piombo, invece, è diretto e moderno, con punte di sarcasmo che derivano dal disagio emozionale dell’autore: nel testo si affronta infatti la diffidenza ed il malsicuro di Lei, dedita all’utilizzo di discutibili scuse e plagiata da imprevisti confutabili.
Il confondere amore ed amicizia, però, ci porta spesso a vedere con occhi diversi le situazioni, travisando i comportamenti e dando sfogo a frustrazioni del tutto inaspettate dalla controparte.
Il giovane duo toscano convince, perché è capace d’incanalare le proprie liriche verso un atteggiamento poco retorico, accompagnato da piccole dosi di nostalgia e di rancore.
È anche questa la forza dei Lamponi di Piombo, forse la caratteristica più interessante di questo ottimo esordio: saper affrontare con estrema franchezza gli atteggiamenti altrui, a costo di mettere in mostra le proprie debolezze.

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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