- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/02/2021

Il 5 febbraio è uscito “Macchine inutili”, il secondo album dei torinesi Lastanzadigreta edito nuovamente dalla storica label Sciopero Records che aveva accompagnato anche l’esordio del 2016.
La band sabauda, paladina di un manifesto artistico che definisce “musica bambina”, si dimostra abile a raccontare il mondo che ci circonda con occhi leggeri e con una semplicità che crea atmosfere quasi fiabesche.
I testi non sono mai banali e toccano temi estremamente attuali, offrendo profondi spunti di riflessione ma sempre con una nota poetica che accompagna dolcemente le parole alle orecchie dell’ascoltatore.
Nelle melodie si mescolano strumenti di ogni tipo: dalle chitarre ai fiati, dagli archi ai sintetizzatori, tutto con un’armonia perfetta negli arrangiamenti.
Il desiderio di questo progetto sembra essere una ricerca artistica senza vincoli, che non punti ad un qualche trofeo commerciale, ma piuttosto ad un pubblico dall’ascolto attento, curioso e sognante come un bambino di fronte a un cantastorie.
TRACCIA PREFERITA: Pesce comune