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Lazza – Ouv3rture [RECENSIONE]

Il terzo capitolo della serie “Ouverture”, ossia i brani di apertura degli album di Lazza, è finalmente uscito rivelando il primo singolo del disco “Sirio”, in uscita l’8 aprile 2022. “Ov3rture” viene rilasciato a due anni dalla pubblicazione del fortunato “J”, anche se il rapper ci ha comunque tenuto compagnia in questo periodo con le tante collaborazioni molto interessanti imbastite con vari artisti della scena rap e trap italiana.

In questo ritorno troviamo un Lazza (al secolo Jacopo Lazzarini) sempre conscio delle sue capacità e orgoglioso di annunciare come la sua fame non sia ancora sopita, nonostante i molti successi, spingendo sé stesso in primis a dare sempre di più. L’attitudine dell’artista è espressa ampiamente all’interno del brano, dove più e più volte sottolinea il suo forte desiderio di riscatto che ancora non è stato soddisfatto del tutto, mirando a vette sempre più alte.

Le note delicate del pianoforte, nella prima parte del brano, accompagnano la voce calda del cantante che, come se recitasse un monologo, guida gli ascoltatori attraverso la melodia per poi arrivare al ribaltamento centrale (tipico degli ouverture dei suoi album), dove Zzala sprigiona tutta la propria rabbia e il proprio spirito animale per trasmettere la grinta e la grande voglia di mettersi in gioco che non lo hanno abbandonato nonostante i successi ottenuti. Il raggiungimento di determinati obbiettivi serve solo a voler produrre ancora di più, a volersi esprimere ulteriormente e conquistare nuovi orizzonti. Il flow iniziale, melodioso e tranquillo, diventa un’esplosione di metriche e incastri nella seconda parte, denotando un’abilità e delle skill qualitativamente davvero invidiabili.

Con questo primo singolo del nuovo progetto, Lazza ci conferma quello che dobbiamo aspettarci da lui: un’artista che ha ancora molto da dire e non si fermerà fino a quando la sua fame non sarà soddisfatta.

TESTI
4/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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