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LE CARIE: TRE | Recensione | Primo Ascolto

Salmo torna sul mercato discografico con LE CARIE, la sua nuovissima band punk-hardcore. Avete letto bene: il gruppo del rapper sardo ha rilasciato la scorsa settimana il primo progetto discografico del gruppo, “TRE”, caratterizzato da un trittico di brani potenti e incredibilmente impattanti.

Gli altri componenti della band, che hanno accompagnato Salmo anche in alcuni dei suoi live più eclatanti come l’anno scorso allo Stadio di San Siro, sono decisamente dei fuoriclasse degli strumenti musicali: Frenetik, Marzo Azara, Riccardo Puddu, Davide Pavanello e Jacopo Volpe. Tutti quanti con alle spalle collaborazioni con altri artisti: lo stesso Volpe, ad esempio, è stato anche batterista di Blanco e Marracash fra gli altri, confermando dunque un’attitudine musicale non indifferente.

I tre brani sono fortemente evocativi e, nonostante il genere, subiscono ampiamente l’influenza si Salmo. Il suo stile canzonatorio e al tempo stesso di forte critica sociale è capace di offrire ai pezzi un’aura hardcore senza snaturare la verve artistica del rapper di Olbia, che non ha mai negato la sua immensa passione per questo genere musicale, soprattutto con la passata esperienza tra le fila dei To Ed Gein.

LE CARIE sono senza dubbio un esperimento molto interessante nel panorama attuale: un progetto controcorrente e capace di evidenziare la poliedricità di Salmo come artista sia su diversi generi musicali, che in progetti totalmente diversi e paralleli (vedasi la serie tv “Blocco 181”). Non è dato sapere se questo progetto sia destinato a spiccare il volo o a rimanere solo “UN ATTIMO” (citando uno dei tre brani) di follia musicale, cristallizzato nella florida carriera del rapper.

 

Traccia preferita: “BUGIARDO”

TESTI
3.5/5
MUSICA
4/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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