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Leonardo Angelucci – Manifesto canzoni [RECENSIONE]

Leonardo Angelucci, cantautore romano classe 1991, ci offre un nuovo extended play intitolato “Manifesto canzoni”, a tre anni di distanza dall’ultimo album: quattro brani unici ed intriganti, capaci di trasportare la mente degli ascoltatori su lidi di bellezza ed armonia. Lo stile musicale è molto vario, passando da sonorità jazz a influenze elettroniche, pur non abbandonando mai l’impronta pop. I quattro brani proposti raccontano storie differenti e temi singolari, alcuni incentrati sull’amore e le emozioni, altri sul sesso e i piaceri carnali, senza scordare mai il desiderio di libertà e di espressione della propria personalità che pervade ogni traccia. Con “Budapest” l’autore percorre virtualmente un viaggio attraverso città e nazioni, luoghi ed emozioni, compiendo un percorso metaforico attraverso i sentimenti. Con “Geografia” il corpo della partner viene trasformato in una metafora di viaggio, divenendo teatro della spedizione dell’artista alla ricerca del cuore della ragazza ed arrivando a perdersi fra le vie della sua anima. “Unghie” porta invece uno stile musicale molto particolare: la base è ipnotica, addirittura lisergica, ed incentra le tematiche sull’amore carnale e i rapporti sessuali. In conclusione abbiamo “Henné”, vero e proprio inno alla leggerezza e al desiderio di libertà, sia fisico che mentale, dove viene citata anche una famosissima frase di Fernando Pessoa: “Vivere è non pensare”.
Angelucci ci offre un prodotto davvero singolare, interessante sotto tanti punti di vista e che mette in evidenza le potenzialità di questo cantautore: ci auguriamo che “Manifesto canzoni” possa presto essere preludio di un progetto più corposo.

TRACCIA PREFERITA: Hennè

TESTI
3.7/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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