- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 11/05/2023

Dopo una lunga attesa, Lo Stato Sociale è tornato in scena con il nuovo progetto discografico “Stupido Sexy Futuro”. La band bolognese ha sempre abituato il proprio pubblico ad opere di forte critica sociale, dai toni canzonatori e dalle atmosfere molto leggere e frizzanti, ovviamente fin da prima del grande successo sopraggiunto dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2018 con il brano “Una Vita in Vacanza”, posizionatosi al secondo posto.
Lo stile della band non ci abbandona nemmeno per questo nuovo disco: 11 brani e alcune collaborazioni mirate e, a dir poco, particolari, come il featuring con Drefgold nel pezzo “Ops l’ho detto”; ottimo anche Naska in “Che benessere !?”, la canzone senza dubbio più rock dell’album, perfettamente matchata all’animo punk dell’artista della nuova wave che sta tornando forte negli ultimi anni.
Le tracce presenti in “Stupido Sexy Futuro” passano dalle critiche sociali contro il governo (più o meno velate) alle contestazioni dirette a determinate categorie di persone, creando macchiette umoristiche sfruttate nei pezzi per ridere e riflettere su problemi molto importanti del nostro quotidiano. La già citata partecipazione al Festival di Sanremo ha permesso alla band di uscire dalla ristretta cerchia dell’underground proprio per i modi graffianti e senza mezzi termini di criticare pungentemente tutto ciò che c’è di sbagliato, storto o semplicemente ingiusto nella vita di tutti i giorni.
Meritevole di menzione la traccia conclusiva del progetto, “Filastrocca per un disco”: una digressione finale (che avrebbe potuto benissimo comparire come intro) in cui si analizza la profondità della parola in musica e delle canzoni stesse, spingendo a riflettere con parole ricche di significato. Insomma, “Stupido Sexy Futuro” è un ottimo lavoro che verrà senza dubbio apprezzato dai fan storici, oltre a dar modo anche al nuovo pubblico di scoprire questa ormai storica band.
Traccia preferita: “Che benessere !?” feat. Naska