- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 29/10/2020

Tra i progetti più eccentrici giunti in redazione nel recente passato annoveriamo “Inverno Deep” di Logo, al secolo Giulia Di Gregorio: sei brani decisamente originali, autoprodotti con l’aiuto del producer Simone Waxlife Lanza e contaminati da proclività abbastanza irrequieta.
L’approccio di Logo è difatti esuberante e spensierato: Giulia dimostra una spiccata personalità che si riversa come un fiume in piena sui suoi brani d’apertura; ha ambizioni da sognatrice, ma al tempo stesso si rivela realistica e concreta, nonostante i tanti rimpianti sentimentali che caratterizzano i suoi racconti.
C’è da migliorare l’impostazione melodica della voce nelle tonalità più basse, ma questo non mette in dubbio il valore di “Inverno Deep” e le complessive capacità di Logo: sarà il tempo e l’esperienza a dirci se la sua grande energia verrà adeguatamente premiata.
TRACCIA PREFERITA: ROMPOMPOM
Tags: Inverno Deep, Logo, recensione