- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 17/01/2020

Non impegnatevi a comprenderlo o individuare un filo logico: Lucio Corsi è così, un pò pazzo e un pò sognatore. Ma il suo pop cantautorale convince, anche se a volte sembra di avere a che fare con un cantastorie: l’artista viaggia molto con l’immaginazione, e le sue liriche indirizzano l’ascoltatore in un tunnel misterioso ed a tratti paradossale.
“Cosa faremo da grandi?” è un prodotto curato con parsimonia e coccolato sino all’egregio lavoro svolto in post produzione, dove davvero tutto sembra essere al proprio posto, permettendo all’artista di osare: è anche grazie a queste peculiarità che le astratte utopie raccontate dal 27enne toscano riescono ad essere così d’impatto.
Concludendo, possiamo annoverare il buon Corsi tra gli artisti più intriganti del panorama musicale nostrano, e l’affidamento da parte dell’artista a Bianconi dei Baustelle per la parte produttiva non ha fatto altro che amplificarne le capacità, con buona pace di Caterina Caselli e della sua “Sugar”, label del progetto.
TRACCIA PREFERITA: FRECCIA BIANCA