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Madbeat – Cadere [RECENSIONE]

Catartico delirio ritmico, una musica che sembra sempre in costante levare, batteria e chitarre che danno vita a melodie magnetiche: questo è “Cadere”, il nuovo EP della band punk rock torinese Madbeat, uscito il 26 marzo per Indiebox Music e disponibile su tutti i digital store (e, udite udite, in vinile 7″ bianco in tiratura limitata numerata a mano).
Sonorità da band inglesi e testi di gran livello, per quattro brani caratterizzati da un susseguirsi di ritornelli che ti entrano in testa e canti per giorni, anzi, quasi urli perché sono energia pura, inni punk alla voglia di vivere, a sconfiggere l’ impotenza che si prova, strizzando l’ occhio e l’ attenzione al sociale.
Con le sole parole non si riescono a rendere tutti i significati dei brani, che parlano di come il mondo reagisce a questo periodo, più che del periodo stesso (“cosa prova un riflesso che piange da solo? Renderò schiava ogni paura che è chiusa, i miei incubi e non mi fa correre”, ndr “Perdere”).
Nemmeno un quarto d’ora di musica capace letteralmente di smuovere l’ascoltatore e di fargli venire voglia di caos, come raccontato nel brano d’apertura “Città”: la tensione, in “Cadere”, non cala mai, ed impreziosisce le velleità di un progetto da tenere in considerazione per affrontare questi giorni (anzi, mesi) infiniti.
I Madbeat, come di consueto, lasciano un segno indelebile dopo un solo ascolto: provare per credere.

TRACCIA PREFERITA: Città

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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