La seconda fatica discografica dei toscani Malarima s’intitola “In Equilibrio”, progetto autoprodotto comprendente nove tracce.
Un album rock dalla debole (ma comunque presente) proclività vintage, che rimanda inevitabilmente ai paragoni con i Vidia, band le cui ceneri hanno dato vita all’esperto quartetto: a quasi 30 anni di distanza la passione per la musica è la stessa, impreziosita dall’analisi riflessiva sciorinata dal frontman Max Rossi che arriva però un pò tiepida all’orecchio dell’ascoltatore, forse a causa della poca emotività riversata nel progetto.
Anche ritmi e sonorità sono soggetti a poche variabili, se non fosse per la presenza di qualche pezzo più pacato: “Pioverà” o “Cicatrici”, ad esempio, provano a spezzare l’egemonia rock dell’album, riuscendo nell’intento.
La musicalità dei testi, invece, è ciò che ci ha più sorpreso: la band fiorentina difficilmente si cura di dare un armonia ritmica ai propri testi, puntando molto di più sulla valenza e profondità dei propri pensieri.
Tecnicamente impeccabili, i Malarima creano in più di un caso strutture sonore dirette che non lasciano spazio a pause e rallentamenti: dal vivo questa impressione sarà ancora più papabile, supportata dall’enorme esperienza sulle spalle della band.
TRACCIA PREFERITA: IN EQUILIBRIO