- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 13/09/2019

Tra le uscite del mese sul quale veleggiava maggiore curiosità possiamo sicuramente citare il primo album di Mambolosco, rapper originario del Veneto ma cresciuto in USA, grazie alle origini del padre.
“Arte”, questo il nome del progetto, è composto da sedici brani fortemente improntati su sonorità trap in pieno stile Dark Polo Gang, tranne qualche timida eccezione.
L’album si apre con due pezzi sfrontati ed autocelebrativi: in “Faccio apposta” e “Costa tanto” (quest ultimo con la collaborazione di Tony Effe) vengono decantati averi ed abilità, ed il mood non cambia anche nelle tracce incontrate più avanti: pezzi come “Sugo”, “Hijo de puta”,la stessa “Arte”, “G-Star” (con Enzo Dong) o “No cap” hanno come princìpi fondamentali stile e soldi, inequivocabilmente.
“Benzina”, terzo brano dell’album, mostra sempre un attitudine marcatamente trap ma più melodica, al pari di “Mc Drive” (con il giovane Shiva) e “La Wave”, mentre con “Colleziono banconote” in collaborazione di un altro membro D.P.G., Pyrex, si ritorna sui canoni al quale ci aveva abituato inizialmente.
“Di più” e “IDGAF” hanno come marcia aggiuntiva la produzione di Sick Luke, mentre “Twerk” si fa rendere apprezzabile grazie allo stile reggaeton imposto dalla collaborazione con Boro Boro; per il resto, i contenuti proposti da Mambolosco ci lasciano poco appeal, a differenza dei brani che vanno a concludere questo atteso progetto: infatti, in “Lelly Kelly”, ma più marcatamente in “Guarda come flexo 2” (uno dei brani che lo hanno reso celebre), le tematiche affrontate vengono trattate con maggiore lucidità.
In conclusione, il modello utilizzato da Mambolosco non ci ha pienamente convinto, o meglio, non ci lascia nulla di così innovativo: lo stile ricalca in modo quasi esagerato quello reso celebre dalla Dark Polo Gang, e rischia di stufare a breve termine. Nulla da dire invece sul flow dell’artista, che si dimostra caparbio e idoneo ad essere comunque considerato uno degli esponenti più in vista della trap nostrana.
TRACCIA PREFERITA: GUARDA COME FLEXO 2
Tags: arte, dark polo gang, mambolosco, rap italiano, recensione, trap, trap italia, triplosette entertainment