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MARIO VENUTI – SOYUZ 10 [RECENSIONE]

 

Mario Venuti, cinquantacinquenne cantautore siciliano, torna con il decimo capitolo della sua lunga carriera da solista: dallo scorso venerdì, infatti, è disponibile ”Soyuz 10”, un album composto da dodici brani, per circa 45 minuti di musica, mai, e ripeto, mai noiosa.
Ci piace sottolinearlo perchè, con il cantautorato italiano, spesso si rischia di cadere nella monotonia, nel peccato di ripetere sempre gli stessi concetti utilizzando magari sonorità scontate: in ”Soyuz 10” non succede nulla di tutto questo, grazie alla personalità ed alla maturità oramai consolidata del buon Venuti, che utilizza la passione come concetto portante del suo lavoro.

L’album si apre con ”Il vaso di Pandora”, brano che forse più di tutti esula dal leitmotiv del resto del prodotto: Venuti ci comunica, grazie alla spinta di un attitudine rock per nulla scontata, il rammarico dell’essere schiavi dei tempi moderni, puntando il dito contro la tecnologia e la superficialità che emerge dalle nuove generazioni; segue ”Il pubblico sei tu”, ovvero il singolo attualmente in heavy rotation: un pezzo power pop che incita l’ascoltatore ad essere intraprendente quando si ha come fine ultimo il miglioramento della vita, credendo sempre nelle azioni che si compiono e mantenendo saldi i propri princìpi.

”Silenzio al silenzio” è una piacevole ballad pop che tratta di incomprensioni sentimentali, mentre in ”Un nuovo tipo d’amore” l’autore utilizza un approccio più riflessivo, pur trattando i medesimi argomenti.
”L’essenza”, invece, è una profonda dichiarazione d’amore: Venuti si prostra al cospetto della consorte, quasi venerandola; il mood sonoro si contamina leggermente nella successiva ”Il mondo con i tuoi occhi”, impreziosita da sfumature blues, dove il cantautore ci racconta la voglia d’immedesimarsi in lei, per provare le sue emozioni e sensazioni.

”Promessa infinita”, settima traccia dell’album, imprime nell’ascoltatore una sensazione di libertà emotiva, andando a dare maggior peso alle sensazioni ed accantonando i pregiudizi; in ”Il tempo di una canzone”, Venuti rapporta le sfaccettature della musica con l’emozioni che emergono da un forte sentimento, criticando con dietrologia la mancanza di engagement con la diretta interessata.

”Ciao cuore” racconta in maniera intrinseca l’importanza dell’organo muscolare in chiave affettiva, dandogli una fondamentale rilevanza: la forte polluzione reggae piace e convince; ”Siamo fatti così” è una sorta di riflessione sull’equilibrio e sulla regolarità da mantenere in una vita dove la sincerità paga (quasi) sempre.

”Particelle di energia” ricorda molto lo stile dei vecchi brani di successo di Venuti, basati spesso anche sulle comparazioni: qui l’autore rapporta le nostre esistenze con le fondamenta che compongono il mondo; chiude questo piacevole progetto ”Nostalgia del futuro”,brano piuttosto malinconico che racconta di un ipotetico viaggio nel domani, e che causa turbamenti una volta rientrato nel presente: musicalmente, qui Venuti ci delizia con una sorta di lounge blues molto affascinante, che riesce a trasmettere a questo progetto un ulteriore tocco di classe.

In definitiva, Venuti è riuscito a consegnarci un progetto interessante, frutto di un’esperienza creativa che sembra quasi espandersi con il passare del tempo: ”Soyuz 10” si rivela un disco musicalmente al passo coi tempi, con testi significativi che valorizzano un lavoro variegato dal quale si può solo prendere spunto.

 

TRACCIA PREFERITA: IL VASO DI PANDORA

GIUDIZIO FINALE
7.5/10

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