- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 30/04/2021

Bello bello” è il primo EP dell’artista novarese Federico Martelli, creato in collaborazione con Dario Dariella Moroldo, al quale è stata affidata la produzione. Un lavoro che riunisce tutti i precedenti singoli pubblicati, con l’aggiunta della title-track e della canzone “Comodi comodi”.
I bislacchi ed ipnotici testi contenuti nelle sei tracce dell’album sono concentrati completamente attorno al concetto del “bello”, come anche esplicato in maniera semplice e diretta dal titolo della produzione. Le tematiche spaziano da interessanti sfottò verso coloro che usano insistentemente la parola “bello” come nell’esaltazione della propria stirpe in “Mio figlio”, oppure verso i vanitosi grand’uomini nella title-track, per poi continuare in “Qualcosa come ti amo” in cui l’artista esprime nel ritornello il suo, mai banale, favoritismo verso la bontà di una persona rispetto alla bellezza. Ma le tematiche spaziano fino all’ansia sociale, trattata nella già citata “Comodi comodi”, spostandosi poi verso un’interessante riflessione in chiave positiva sull’amore con “Fidati che è bello”; chiude la goliardica “Duello”, brano che ironizza sui vari modi che vengono utilizzati per risolvere le dispute più disparate.
I testi dell’artista risultano semplici sia nella scrittura sia nell’esposizione, ma allo stesso tempo complessi nella comprensione del messaggio che trasmettono.
Liriche stravaganti e magnetiche, che ben si sposano con i beat incalzanti ed ipnotici che accompagnano la voce di Martelli: la moltitudine di sonorità usate per arricchire il sound fanno contrasto con il lento cantare dell’autore, il quale si lascia andare ad un cantato più eccitato e ritmato nella traccia conclusiva risultando inaspettatamente piacevole.
“Bello bello” è un prodotto interessante e vario sia in fatto di tematiche che in fatto di musica: merito di un sound riconoscibile, che fa trascorrere piacevolmente il tempo e fa estraniare l’ascoltatore, facendolo entrare nel bizzarro mondo dell’artista.
TRACCIA PREFERITA: Mio figlio
Tags: Bello bello, Martelli, recensione