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Maruego – 92 [RECENSIONE]

Prima dell’esplosione della trap, un giovane ragazzo di ventidue anni conosciuto come Maruego debuttò nel 2014 con “Click Hallal”, traccia dalle sonorità south in cui veniva usato in dose massiccia l’autotune e nel quale comparivano alcune parole in arabo. Questi aspetti vennero ripresi successivamente da artisti come Ghali e Sfera Ebbasta, e mentre questi ultimi continuavano ad accrescere la loro fanbase con una serie di hit, il rapper di origini marocchine venne messo in ombra.
In “Terra Bruciata”, l’intro di questo nuovo disco intitolato “92”, Maurego comincia a raccontare il periodo tra il 2014 a oggi, soffermandosi sui risvolti negativi della fama, il suo rapporto con il denaro e il passato di povertà che è riuscito a mantenerlo con i piedi per terra quando sembrava tutto perduto; in “2Pac” cerca di riportare l’attenzione su di sé come durante i primi lavori: conscio di non avere lo stesso impatto di prima, sa di essere rimasto al passo coi tempi e, al di là dei numeri, si considera tutt’ora una figura rilevante della scena. L’esaltazione di sé prosegue in “Moneygram”, in cui grazie al vigoroso ritornello ribadisce la propria indipendenza discografica, mentre nelle strofe elenca le disavventure che l’hanno fatto maturare in maniera precoce; “Rules” conclude il discorso: riprendendo la struttura di “Ten Crack Commandments”, l’artista sfrutta l’occasione per impartire lezioni di vita all’ascoltatore.
“92” è un disco solido, in grado di mettere in luce i pregi e difetti del rapper. Il comparto sonoro è ben strutturato, ma si è standardizzato – manca l’originalità degli esordi –, mentre sotto l’aspetto lirico e tecnico si possono notare diversi miglioramenti. L’esposizione delle tematiche è più personale, Maru ha lavorato per riuscire a distinguersi a livello lirico: sebbene utilizzi metriche e flow contemporanei, la cura messa nelle strofe dimostra un forte attaccamento al rap della vecchia scuola.

TRACCIA PREFERITA: B.I.T.H.

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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