- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 26/03/2021

“Solo tutto” è il titolo del secondo album di Massimo Pericolo, rapper di Brebbia (Varese) considerato tra i più validi liricisti della scena.
Un progetto che considero, senza tanti indugi, tra le più belle pubblicazioni degli ultimi anni, nonostante sia smorzata la “fame” che ha caratterizzato il lavoro di debutto, “Scialla semper”: Massimo Pericolo propone rime di spessore e significative, regalando una versione dell’artista molto più conscious ed a 360°, capace di toccare argomenti più passionali, come in “Stupido”.
In “Casa nuova”, brano d’apertura, il rapper descrive il peso delle responsabilità scaturite dal successo del primo disco, che ha caricato d’aspettative il suo percorso artistico; in “Debiti” e “Sai solo scopare” il rapper si cimenta in sperimentazioni con espedienti sonori molto interessanti, che ben si sposano con la crescente maturità stilistica.
“Cazzo Culo (feat. Salmo)” è un forte richiamo al precedente disco sotto molteplici aspetti, come il contenuto provocatorio, l’interpretazione molto cruda e il mixaggio della linea vocale, che ricorda le urla ribelli di “7 Miliardi”; “Airforce”, grazie alla presenza di Madame, è una delle canzoni più melodiche di “Solo tutto”, e ripercorre con un velo di malinconia una storia fugace tra una ragazza e un ragazzo che si incontrano per caso in un treno; “Beretta” è uno dei due singoli che ha anticipato l’uscito di questo progetto, e racconta di come Vane (abbreviazione del suo cognome, nonché soprannome) sia riuscito ad ottenere il successo stando lontano dalle situazioni che lo hanno portato a scontare una pena detentiva; il secondo estratto è “Bugie”, caratterizzato da un testo molto profondo ed introspettivo, capace di far riflettere.
Insomma, “Solo tutto” ci da la possibilità di collocare definitivamente questo artista tra i big della scena rap italiana: Massimo Pericolo è riuscito ad innovarsi sia nella musica, grazie alle produzioni dei Crookers, che nei testi, ora meno impulsivi ma non per questo meno sinceri.
TRACCIA PREFERITA: Bugie
Tags: Massimo Pericolo, recensione, Solo tutto