- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 18/03/2022

Maurizio Carucci, noto ai più come frontman e voce degli Ex-Otago, lo scorso agosto aveva fatto intendere con un lungo post su Instagram la sua intenzione di abbandonare la musica: una decisione causata da un periodo di forte instabilità emotiva, aggravata ulteriormente dal lutto di un caro amico.
Visto il grande successo riscosso con la band genovese, i cui dischi hanno contribuito in modo rilevante all’affermazione dell’it-pop nell’attuale mercato discografico italiano, questo inaspettato abbandono aveva scosso particolarmente i fan, ma poche ore dopo è stato lo stesso Carucci in un nuovo post a tranquillizzarli, annunciando di non voler realmente abbandonare i palcoscenici.
Seppur la possibilità di mollare tutto lo abbia effettivamente afflitto per parecchio tempo, alla fine hanno prevalso la passione, l’amore per la musica e la voglia di iniziare un nuovo percorso terapeutico attraverso essa, mettendo a nudo i propri pensieri più intimi.
Pericolo scampato, quindi, e nuovo progetto in vista: il cantautore ha infatti recentemente annunciato l’uscita del suo nuovo album, “Respiro”, il primo da solista, che sarà disponibile dal prossimo 1° aprile. Nell’attesa del progetto, però, l’artista non ha di certo lasciato a bocca asciutta i propri ammiratori, rilasciando nell’ultimo anno ben sei singoli.
Ultimo in ordine di tempo è “Metà Mattina”: una canzone in fin dei conti semplice, sia nella melodia che, soprattutto, nel significato. Il brano è stato descritto da Carucci stesso come una “telefonata musicale” ad un amico o ad un’amica, ma anche ad una madre o ad un padre, per dirgli semplicemente “ti voglio bene”.
Spesso la timidezza può rendere parecchio difficile dire queste tre parole all’apparenza tanto banali, ma allo stesso tempo così cariche di affetto, ai nostri cari. “Metà Mattina” vuole quindi farci comprendere quanto sia sbagliato nascondersi e quanto la sensazione di liberazione e gioia che derivano da questa piccola confessione sono, in fin dei conti, ciò che effettivamente ci rende vivi e più forti.
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