- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 29/10/2020

Il tanto agognato ritorno di Max Pezzali si concretizza con “Qualcosa di nuovo”, raccolta d’inediti che arriva a tre anni di distanza dal greatest hits con sette nuovi brani “Le canzoni alla radio”, certificato disco d’oro a distanza di oltre un anno.
Lecito dunque aspettarsi, stando al titolo del progetto ed ai brani che ne hanno anticipato l’uscita, un evoluzione nello stile e nelle sonorità proposte da Pezzali: ce lo suggeriva l’approccio riflessivo e cantautorale della titletrack o di “In questa città”, la pop trap “Siamo quel che siamo” con Gionnyscandal o l’incalzante reggaeton di Welcome to Miami (South Beach).
Invece (purtroppo o per fortuna, decidete voi) il resto di “Qualcosa di nuovo” rispecchia lo stile classico di Max, fatto di liriche accessibili ed orecchiabili, proprio come le sonorità. Troveremo così l’esortazione a credere in sé stessi (“Non smettere mai”), o lo sguardo nostalgico verso il passato ed i giovani d’oggi: Pezzali basa molti dei propri pensieri sul suo lato più vintage, che si palesa nell’ ironica paura d’invecchiare di “Più o meno a metà” o nelle collaborazioni con J-Ax e Tormento, due artisti che come lui hanno plasmato la propria ascesa a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000.
Meno frequenti del solito invece i riferimenti sentimentali, tangibili ad esempio in” Non smettere mai”, o in “Se non fosse per te”: qui Max espone una sorta di ringraziamento verso una persona che lo ha esortato nel prendere determinate decisioni, e che ha condiviso con lui momenti importanti.
Il livello produttivo è ovviamente di tutto rispetto, e sicuramente farà valere le proprie strumentali durante i live di San Siro previsti, pandemia permettendo, la prossima estate: “Qualcosa di nuovo” è un progetto qualitativamente in linea con i lavori più recenti di Pezzali, che nonostante le (quasi) 53 primavere e gli espliciti riferimenti agli anni passati sembra proprio non invecchiare mai.
TRACCIA PREFERITA: NON SMETTERE MAI
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