- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 16/10/2020

Le lacrime di Mecna hanno fatto la loro comparsa lo scorso venerdì, ad accompagnare l’uscita del nuovo album “Mentre nessuno guarda” (Virgin/Universal).
Quattordici brani che arrivano a distanza di un anno esatto dal meritato successo di “Neverland”, dove il rap cantautorale e malinconico dell’artista foggiano veniva coadiuvato dalle produzioni di Sick Luke.
Con “Mentre nessuno guarda” il mood del 33enne permane piuttosto nostalgico, spesso a causa del forte coinvolgimento causato dalle complicazioni sentimentali: tra introspezione e riflessioni passionali Mecna consolida il suo ormai celebre stile, mantenendo le distanze dalle influenze di trap e autotune per favorire una proclività più indie pop, r’n’b o addirittura soul, con un occhio di riguardo verso l’utilizzo di sonorità urban.
Tanti anche i brani ballabili, come la spensierata “Tutto ok” con Frah Quintale, o “Vivere” con il rapper ligure Izi; ed a proposito di rap, Mecna dimostra di non aver certo dimenticato le sue origini artistiche e di saperci ancora fare, anche al cospetto di featuring del calibro di Ernia e Guè Pequeno.
Infine impossibile non citare l’outro del progetto, “Scusa”: un brano che chiede perdono a tutte le persone più importanti della sua vita e carriera, dai genitori, ai colleghi, passando per le fidanzate e gli amici di sempre, utilizzando ponderazioni toccanti ma anche ammissioni di colpe.
“Mentre nessuno guarda” è un bel passo in avanti nella carriera discografica di Mecna, forse la consacrazione definitiva: se con “Neverland” non è riuscito a raggiungere il podio, siamo pressoché certi che questo album possa conquistare i vertici delle classifiche.
TRACCIA PREFERITA: SCUSA
Tags: mecna, Mentre nessuno guarda, recensione