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Medy: Nove Chiamate | Recensione | Primo Ascolto


Nove chiamate” è il primo progetto discografico di Medy, che riversa tutte le sue esperienze nei 7 brani che compongono l’EP. Si dice che dal passato puoi imparare qualcosa, e Medy è l’esempio perfetto: “Nove chiamate” è intriso di tutti gli sbagli, le paure, i dubbi e gli errori dell’artista, che attraverso la musica esorcizza la vita di un ragazzo italo-marocchino nato e cresciuto nella periferia di Bologna.

“La vita è bastarda, a volte ti dà e a volte ti toglie. L’importante è non farsi aspettative”: l’ultima frase di “Chiamami” ci conduce all’interno del tunnel buio di Medy, e si sa, se da quel luogo non riesci ad uscirne, beh, non ti resta che arredarlo. Il primo featuring che incontriamo è “Arai” feat. Capo Plaza, che ci ricorda che possiamo avere anche il mondo in mano, ma da soli nulla ha senso: senza quella persona speciale accanto a noi anche qualsiasi cuscino di piume sembra un blocco di marmo.

“Tchikita” è invece una dichiarazione d’amore potentissima, fatta di rinunce, attese e luci in fondo al famigerato tunnel: non importa quante volte scivoliamo giù, perché se avremo qualcuno che continuerà a tenderci la mano riusciremo sempre a salvarci. “Lovés” feat. VillaBanks ci fa pensare: “vorrei partire lontano da tutto e tutti, per stare finalmente da solo con quella persona che riesce a leggere anche la mia anima”.

“Soffocare” è una preghiera di Medy che, davanti alle nove chiamate perse da parte di sua madre, tutte senza risposta, spera che un giorno potrà renderla orgogliosa e farla smettere di preoccuparsi per lui. Ci conduce verso la fine dell’EP “Cicatrici” feat. Nabi, in cui Medy ci racconta il mancato pentimento riguardo ai propri sbagli ripetendo il concetto presente nel corto “Nove chiamate – il film”; chiude il progetto “28 palline”, che racchiude la sua risalita attraverso la musica.

“Nove chiamate” di Medy è un progetto autentico che ben si colloca all’interno della scena rap attuale, egregiamente accompagnato a livello produttivo. Uscire nella settimana di Guè non ha giovato troppo all’artista, che in realtà si dimostra efficace nel raccontarci di come sia veramente stato salvato dalla musica.

Traccia preferita: Tchikita

TESTI
3.7/5
MUSICA
4/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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