- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/10/2021

È disponibile dallo scorso 19 febbraio il singolo del cantautore bolognese classe 1988 Michele Vinci, dall’esplicativo titolo “L’amore ha rotto il caxxo”.
Vinci, dopo un’esperienza teatrale a cui ha fatto seguito un folto numero di esperienze musicali differenti (dalla militanza in una band metal all’accompagnamento di altri artisti come fonico e supporto a tutto tondo) si dedica alla sua passione principale: creare musica.
Tra i vari brani da lui scritti c’è appunto quest’ultimo, il cui titolo è tanto emblematico quanto illustrativo del tema centrale: tutta la canzone si costruisce su un’aspra critica relativa allo sfruttamento assoluto del concetto dell’amore. Un sentimento ormai vilipeso e maltrattato dalla società, che lo utilizza con biechi scopi politicamente corretti appiattendo tutto quanto ad un semplice esercizio intellettuale, in cui la passione perde di significato. La critica è mossa abilmente contro diversi e paradossali atteggiamenti: da chi ha un profilo di coppia sui social network solo per mostrare quanto ama il proprio partner, a chi arriverebbe addirittura a chiamare suo figlio con un nome deciso dai propri follower. La voce del l’autore riversa sulla base tutto il proprio disappunto per questa visione del mondo tanto superficiale e asettica, corroborato da sonorità che rendono il pezzo un piccolo gioiello: lo stile predominante è il rock per merito del vigore della chitarra elettrica, che ci accompagna per tutta la durata del singolo e che riesce ad imprimere al brano un’energia difficilmente raggiungibile in produzioni indipendenti come questa.
“L’amore ha rotto il caxxo” mette in mostra la passione ed il talento sviluppato dall’artista nel corso degli anni: seguiremo con interesse l’evolversi della discografia di Michele Vinci, anche per verificare il mantenimento di questo buon livello qualitativo.