- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 06/10/2021

L’unione dei concetti Sogno”, “Spazio” ed “Universo” è stata una di quelle tematiche filosofico-poetiche da cui le arti sono state fortemente suggestionate nel corso della storia dell’intera umanità.
La creatività artistica dell’età moderna ha sovente portato allo sviluppo di numerose allusioni e metafore, in grado di collegare il mondo onirico alle numerose e contemporanee scoperte scientifiche circa il nostro sistema solare e, in generale dell’universo che “abitiamo”.
Queste tematiche, questi modi di pensare, di vedere e, soprattutto, di dare materialità al proprio “universo onirico” costituiscono il perno centrale del discorso musicale proposto dal producer Gianluca Suanno, in arte Milesound Bass, con il suo nuovo album “Everything’s Normal”.
L’atmosfera musicalmente descritta da Milesound Bass è caratterizzata da una forte dialettica tra stili (e stimoli) sonori provenienti dal mondo della Post e New Wave, coadiuvata da altri più affini alla dimensione della sperimentazione elettronica. il fine di tale combinazione è quello di creare un paesaggio sonoro in grado di rispondere a un quesito dal carattere metafisico e inquietante: se la realtà in cui viviamo fosse un sogno?
Se tutto ciò che crediamo “vero” in realtà non fosse altro che mera illusione, come ci comporteremmo?
Le tracce che compongono “Everything’s Normal” sono molto interessanti: ognuna di esse ci racconta, attraverso linguaggi sonori lontani ed alieni, l’ambiguità insita nell’atto di sognare, andando così a caricare di una progressiva suspence acustica in grado di ampliare gli eterogenei paesaggi sonori “Sci-fi” di ampio respiro.
TRACCIA PREFERITA: Sleep Paralisys
Tags: Everything's normal, Milesound bass, rap italiano, recensione