- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 30/04/2021

Il 23 aprile l’artista modenese Moriel ha dato alla luce il suo nuovo EP: un lavoro che punta a unire gli estremi della personalità dell’autore, e che non a caso prende il titolo di “Segni Opposti”.
Moriel, con questo album, si dimostra capace di svariare tra atmosfere e generi diversi, unendo universi distanti con semplicità e naturalezza, come costellazioni che si specchiano ai poli opposti dello stesso cielo.
Da questo dualismo nasce un disco dal sound fresco che passa abilmente dalle chitarre acustiche di “Segni opposti” alle ritmiche incalzanti di “Parlo troppo”, dal mood etereo di “12 Km” ai sintetizzatori di “Non ci ripensi mai” e “Atipico”.
La voce dell’artista, in questo viaggio in cinque tappe tra le sfumature della propria intimità, culla le armonie attraverso le sfaccettature e le contraddizioni del proprio carattere, grazie a testi diretti e sinceri: “Segni opposti” è un EP che sa toccare generi musicali e sentimenti differenti, facendoli danzare in perfetto equilibrio in questo versatile progetto artistico.
TRACCIA PREFERITA: 12 Km
Tags: Moriel, recensione, Segni opposti