- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 29/03/2022

“Fragile” è il titolo del terzo progetto di Mr. Rain, che nelle dieci tracce proposte si racconta e apre quella parte di sé che ha cercato di nascondere negli album precedenti. Sentimenti, paure, desideri e sbagli del cantautore e produttore bresciano si susseguono infatti su sound malinconici ed esoterici, tipici delle ballad indie pop che sono il tratto distintivo dell’artista.
“I sogni sono i sintomi di ciò che siamo, ci vuole tempo per svegliarsi e poterlo capire”: si apre così “Crisalidi”, primo brano che fa da ponte con il precedente lavoro di Mr. Rain, “Petrichor”, e ci trasporta dentro il suo mondo in cui “tutti i colori del mondo assomigliano a te” e la musica e i sogni sono le ali che gli hanno permesso di iniziare un nuovo viaggio, lontano dalla realtà conosciuta, verso l’ignoto. L’amore tormentato e vissuto visceralmente è il filo conduttore dei dieci brani che compongono l’album, non solo verso una persona (“e se ti guardo non capisco se, ci siamo amati da morire o siamo morti pur di amarci” – da “Qui”) ma anche verso sé stessi, mentre riconosciamo di essere vuoti senza chi ci faceva sentire invincibili (“io sono fragile senza te” – da “Fragile”).
“Neve su Marte” è l’unico featuring del disco: le voci di Annalisa e Mr. Rain si legano insieme per descrivere un amore in cui “non serve un tempo e uno spazio” e l’altra persona diventa la nostra casa. Tra storie finite male che lasciano proiettili dentro il corpo (“E invece no”) e dichiarazioni sincere di affetto perpetuo (“Sincero”, “Atlantide”) arriviamo al flusso di coscienza notturno delle “3.10”, mentre Mr. Rain canta che “siamo le conseguenze di certe persone, anche i miei attacchi di panico portano il tuo nome”. Vediamo improvvisamente tutto “Nero”, nel momento in cui ci accorgiamo che siamo al buio da soli ma quella persona rimarrà sempre nell’“Aria” per noi, e speriamo che prima o poi ci diranno come fare per dimenticarla.
Mr. Rain continua a lanciare frecce al nostro “Fragile” cuore, mentre meditiamo se valga la pena perdere l’equilibrio ad ogni passo: un album adatto a chi si sente emotivamente indeciso, oltre che empatico al punto giusto.
Traccia preferita: “3.10”
Tags: Fragile, Mr. Rain, recensione