- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 10/07/2021

“Senso di comunità” e “libertà di espressione” sono le parole-chiave del nuovo EP dell’omonimo artista brindisino Attilio Errico Agnello, intitolato “Muriki”.
Il nome dell’autore, nonché del progetto stesso, deriva da una particolare specie di primati della foresta atlantica brasiliana, conosciuti proprio per la loro particolare dedizione alla “comunità”, oltre che a una forte “competizione sociale”.
Attraverso le influenze musicali e testuali più disparate, l’intento di Agnello è proprio quello di diffondere il vero significato del termine “comunità”, superando così quei pregiudizi spesso imposti da divergenze linguistiche, culturali, sociali e morali che, ancora oggi, ci tengono distanti da una visione libera e non discriminante della nostra società.
Tali concetti sono presenti fin dalla prima traccia, ossia “Involution” (feat. Valentina Bausi), la quale può essere considerata uno sviluppo ulteriore dello storico singolo “Colonial Mentality”, del polistrumentista Fela Kuti, conosciuto anche sotto lo pseudonimo di “The Black President”, vissuto negli anni della segregazione razziale.
Riprendendo il groove tipico dell’Afro-folk, in “Muriki” si assiste alla coesistenza di elementi musical-culturali di carattere lirico e popolare della tradizione della nostra penisola (in particolare del Sud Italia) che, assieme a suoni e ritmiche africane, creano un perfetto connubio tra tradizione e novità, diffondendo per tutto l’EP un generale senso di leggerezza e libertà, ma anche di profonda riflessione.
È triste pensare che, nel 2021, per evolvere la nostra società ci sia ancora bisogno di far riferimento alle brutture dell’Apartheid. Evidentemente sono ancora tante le “fobie”, dunque i limiti, che impediscono all’uomo contemporaneo di prendere il volo, e “Muriki” non è altro che un piccolo assaggio del sapore di questa non ancora raggiunta libertà.
TRACCIA PREFERITA: Involution
Tags: Muriki