- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 13/11/2020

La Myss è tornata.
Sensuale e provocante come sempre, l’enigmatica Myss Keta ha pubblicato lo scorso venerdì l’ EP “Il cielo non è un limite”, progetto contenente sei brani (oltre una breve intro) ed edito da Island Records.
Un prodotto meno votato al compiacimento del pubblico urban-rap, e che ripropone, soprattutto con “Giovanna Hardcore”, una proclività dedita alla cassa dritta che riporta alla memoria la Myss Keta di “Milano Sushi & Coca”, brano tanto scandaloso quanto generazionale.
L’artista milanese propone la sua inconfondibile impronta stilistica anche sui brani successivi, prodotti impeccabilmente dallo storico collaboratore Riva: si passerà con disinvoltura da sonorità elettro pop (“GMBH”) all’elettronica più distorta e in chiave deep di “Rider Bitch”, passando anche da melodie velatamente funk (“Photoshock”) o anni ’80 (“Diana”).
L’ interpretazione teatrale ed erotica di Myss Keta farà da collante tra i brani, risultando sempre credibile nonostante sia intrisa di una personalità fortemente esuberante: se fino qualche anno fa era difficile poter pronosticare per la “Ragazza di Porta Venezia” un roseo futuro discografico ora la situazione si è capovolta grazie al suo essere icona ed alla nutrita fan base, ulteriormente rimpinguata nell’ultimo biennio.
TRACCIA PREFERITA: RIDER BITCH