- per Antonio Contu'
- in Novità
- on 30/05/2023

Articolo a cura di Margherita Ciandrini
L’abbiamo aspettato, l’abbiamo bramato, e finalmente il weekend del MiAmi Festival si è presentato a noi: non potremo mai ringraziare abbastanza il Circolo Magnolia e tutti gli organizzatori di questo Festival, da Carlo Pastore fino all’ultimo volontario che hanno reso indimenticabili questi tre giorni all’insegna della Musica Importante e dei baci luccicanti e infiniti.
Quattro palchi per gli artisti live e due per la musica da cantare e da ballare, una serie infinita di foodtruck e un bellissimo angolo Sephora (uno degli sponsor del Festival) in cui tutti quelli che non erano ancora dotati di brillantini in volto hanno potuto rimediare subito. È stata un’avventura saltare da un palco all’altro, ma, in qualche modo, siamo riusciti ad ascoltare più artisti possibili.
Il primo giorno abbiamo subito iniziato con gli Iside, una delle band indie più promettenti di questo Festival, che hanno spianato il mood per accogliere Lil Kvneki and the American Boyfriends, che attraverso ospiti del calibro di Franco 126, Drast e VillaBanks ci trasporta nel mondo emotivo del più sensibile degli Psicologi. Ci lasciamo coinvolgere dalla malinconia de L’Officina della Camomilla e improvvisamente abbiamo bisogno di scuoterci un po’ e chi meglio di Vipra ci può aiutare in questo?
Sta tramondando il sole e ci uniamo a Shari che ci prepara a Giuse The Lizia: la differenza rispetto allo scorso anno è palpabile, siamo passati da letteralmente una trentina di persone alla collinetta piena di gente e un incredulo Giuse che da il meglio di sé. Ci sfoghiamo con Naska che ci fa ballare e saltare, e siamo già al terzo pogo della serata, sorseggiamo una birretta in compagnia dei Verdena e di nuovo ci spostiamo sulla collinetta, dove VillaBanks sta mettendo in atto il live più sensuale di sempre e, complice anche l’apparizione di Ariete sul palco, trascina con lui tutto il pubblico.
Abbiamo giusto la forza per ascoltare i Bnkr44, che di nuovo ci fanno ballare e cantare tutti i pezzi che ci propongono e mentre ascoltiamo gli ultimi pezzi della Lovegang126 sorridiamo felici: le nostre personalità multiple musicali sono state tutte soddisfatte e siamo pronti a tornare a casa.
Il secondo giorno di MiAmi parte con le nuvole, ma non ce ne preoccupiamo: iniziamo con la musica dei Milanosport ed il rap coinvolgente di Nayt, e mentre saltiamo e (di nuovo) poghiamo con i Barkee Bay andamo alla ricerca di una stabilità emotiva, trovandola in Dente.
Siamo molto curiosi di vedere i Colla Zio dopo la partecipazione a Sanremo, e i ragazzi non ci deludono affatto: sembrano ormai una band rodata e mentre ce li lasciamo alle spalle per fare un salto da Fulminacci (irraggiungibile per la troppa folla), ritorniamo alla collinetta per ascoltare Dargen D’Amico e non ci importa se sta iniziando a piovere: è proprio quello che ci serviva per raggiungere il nostro equilibrio interiore.
Voliamo da Dada e il suo mix di dance partenopeo che ci fa sognare e abbiamo anche un momento per morire (letteralmente) dentro il pogo dei Brucherò nei Pascoli, ma ritorniamo subito in collinetta, perchè c’è Mecna che sta facendo uno spettacolo spaziale (e magari riusciamo anche a ripararci sotto un albero dalla pioggia).
Coez e Frah Quintale sono gli ospiti a sorpresa della serata e l’accoppiata ci piace così tanto che quando annunciano un brano fatto in collaborazione e ce lo presentano in anteprima siamo al settimo cielo…ma è ora di tornare a casa e dopo un salto veloce al palco karaoke, ci lasciamo di nuovo le luci del Festival alle spalle.
Siamo arrivati all’ultimo giorno di Festival, ormai sappiamo a memoria i percorsi e quali sono le file del bar più corte, quindi, birretta alla mano, ci dirigiamo subito verso il primo artista della giornata: Federico Dragogna ci fa un po’ di discorsi e ci propone brani dal suo ultimo progetto. Mentre sentiamo le prime gocce cadere dal cielo, raggiungiamo i Delicatoni: il loro sound anni ’80 mediterraneo ci avvolge e non ci lascia più, ci rapisce letteralmente e ci fa sentire in un altro luogo e ci pensa Ginevra con tutta la sua carica a riportarci alla realtà.
Colombre e i suoi ospiti (Maria Antonietta e Chiello) ci tengono incollati al palco DrMartens e riusciamo giusto a sentire gli ultimi brani de Il mago del gelato (che comunque ci ha convinto). Facciamo uno stacco emo insieme ad Arssalendo e ci dirigiamo verso Le luci Della Centrale Elettrica, che tra discorsi spacca anime e pezzi iconici, ci accompagnano dagli ospiti speciali di questa serata: Tommaso Paradiso e i Baustelle (siamo sconvolti di questa accoppiata? Si. Ci piace? Assolutamente si).
Ci rimangono gli altri due big della serata: Levante trascina letteralmente tutti in collinetta e convince anche i più scettici, mentre Cosmo è il degno artista di chiusura del Festival, stiamo ballando letteralmente tutti a ritmo dei suoi brani passati e presenti e alla fine della performance siamo profondamente appagati e possiamo serenamente dirigerci verso l’uscita: ciao MiAmi, ci rivediamo al prossimo bacio.
Best of Day 1
NASKA
Esplosione e pura energia: Naska sale sul palco in accappatoio rosso perché ormai al MiAmi si sente a casa, e fa bene a pensarlo. La folla lo segue, salta e canta con lui mentre passa da “Non ce ne frega un cazzo” a “O mi ami o mi uccidi” e spazia tra i due album “Rebel” e “Nella mia stanza”. La potenza live di alcuni brani ci colpisce dritta dentro l’anima, urliamo a squarciagola “Di noi non importa mai a nessuno, e a noi di loro” (“A nessuno”) e ci lasciamo coccolare dall’emotività di “Wando” che chiude la prima data del Tour di Naska: avevamo alte aspettative e non sono state deluse neanche un po’.
Bnkr44
Il collettivo più hot d’Italia non poteva mancare anche a questo MiAmi, e mentre i ragazzi saltano e cantano sul palco, il pubblico si muove con loro: sappiamo tutte le tracce a memoria, un po’ da “Farsi male a noi fa bene” e un po’ da “Fuoristrada” e “prendiamo una storta, per ricominciare da capo un’altra volta”. Decidiamo di insistere sui nostri sogni mentre le voci dei Bnkr44 ci mostrano una luce in fondo al tunnel: a volte non possiamo cambiare, ci sentiamo diversi e non sappiamo più chi siamo, ma a volte vedere le cose da un altro punto di vista non è un male.
VillaBanks
VillaBanks è sicuramente la rivelazione di questo MiAmi, il suo live è sensuale e coinvolgente, e raggiunge picchi altissimi quando Ariete sale sul palco. Il rapper, complice la sua crescita in diverse parti del mondo, parla quattro lingue, si diverte e ci coinvolge al massimo, convincendoci a tal punto da inserirlo in questa top 3.
Vorremmo davvero essere “dentro la sua tête” per vedere il mondo dal suo punto di vista, ma ci accontentiamo dei suoi brani, che non lasciano comunque nulla all’immaginazione.
Menzione d’onore: Giuse The Lizia
Allo scorso MiAmi era super emergente e il pubblico era curioso nei suoi confronti, quest’anno la distesa di persone che lo ascoltava, cantava anche con lui, e pensiamo che questo successo se lo meriti tutto.
Best of Day 2
Dargen D’Amico
Dargen è il performer d’eccezione, Milano lo ama e lui (forse) un po’ ricambia, il Palco Sephora del MiAmi si è completamente scatenato durante il live dell’artista milanese, che ha spaziato da brani iconici del calibro di “Amo Milano” al nuovo successo “Dove si Balla”, ma è con “Bambola” che ci lasciamo davvero andare, una delle cover più riuscite degli ultimi anni, che ci entra dentro l’anima e non ci lascia più neanche un secondo.
Coinvolgente, iconico e profondamente ironico, Dargen ci è piaciuto più di tutti.
Mecna
“Dimmi come fai, stupido amore” questa la scritta che ha accompagnato Mecna durante il suo live al MiAmi, riprendendo il titolo del suo ultimo album, che comunque sapevamo tutti a memoria, nostante sia uscito 3 settimane fa.
Mecna ci fa ondeggiare, cantare e stringere in un abbraccio (chi in coppia, chi ahimè in solitaria) tutto nello stesso momento. Inseguiamo i nostri sogni, piove ma ce ne freghiamo completamente perchè Mecna ci prende per mano e ci porta dentro il suo mondo, tra brani introspettivi e ironici come “Lo dovevi fare con me” insieme a Bais e Dargen.
Ma lo sappiamo, questi sono “Giorni matti” e allora non ci resta che viverli al meglio.
Colla Zio
Sono la rivelazione di questo MiAmi 2023, sicuramente complice la loro partecipazione al Festival di Sanremo, si sono guadagnati un posto in uno dei “Palchi Big”, e hanno dimostrato di meritarselo eccome.
Sul palco si divertono, saltano e coinvolgono il pubblico, sembrano ormai un collettivo rodato e che fa live da vent’anni, quando sono nati appena 5 anni fa.
Complice il loro sound pop dance, il pubblico (molto numeroso) si scatena e li segue passo passo, nessuno sa cosa ci serve per stare bene, ma di sicuro ascoltare i Colla Zio ci carica a pallettoni e ci porta in un mood di pura gioia.
Menzione d’onore: Coez + Frah Quintale
Super ospiti annunciati nel corso della serata, si sono esibiti per esattamente 15 minuti e hanno raccolto tutto il MiAmi sotto il loro palco, nonostante piovesse a dirotto…e se questo non è abbastanza per una menzione d’onore possiamo anche dirvi che hanno infuocato il palco e hanno spaccato di brutto.
Best of Day 3
Colombre
Ci sembra di stare in spiaggia, Colombre ci canta brani dal suo ultimo progetto “Realismo magico in Adriatico” e da “Corallo” e mentre ondeggiamo con lui a tempo di musica, ci rendiamo conto che “cambia il mondo, cambi pure te, ma c’è qualcosa che non va. Ti fai in quattro ma non sai perché, come le cellule”. Il featuring con la sua metà Maria Antonietta un po’ ci fa sognare, e mentre ci scateniamo all’arrivo di Chiello, ci accorgiamo che nonostante tutto il terrore che abbiamo, riusciamo ad andare sempre avanti, donando amore e sperando che ci venga ridato in cambio.
Levante
Levante è sicuramente una delle personalità femminili più di spicco nel panorama della musica italiana, forte, decisa e profondamente coinvolgente, ma anche introspettiva e romantica, tiene la folla incollata a lei mentre canta brani del suo nuovo album “Opera Futura” ma anche successi del passato. Diamo tranquillamente dello “stronzo” ad “Alfonso” e cantiamo con lei “Pezzo di me”, alla fine siamo stanchi ma appagati: Levante ancora una volta ci dona pezzi di anima che riceviamo volentieri e custodiamo dentro di noi.
Cosmo
Eclettico e poliedrico, perfetto artista di chiusura del Festival, che ha fatto ballare con la sua musica elettronica letteralmente tutti. Oltre ai pezzi nuovi, ha cantato (insieme al pubblico) brani da “Cosmotronic” ( “Sei la mia città” e “Tristan Zarra”) e al momento de “L’ultima festa” ha fatto salire il pubblico sul palco e tutto è finito in delirio: tipico di Cosmo, abbiamo adorato tutto dall’inizio alla fine.
Menzione d’onore: Tommaso Paradiso + Baustelle
Il featuring che non ti aspetti, tra pezzi iconici dei Baustelle (“Charlie fa surf” e “La guerra è finita”) e di Paradiso (“Completamente” e “Non avere paura”) hanno cantato il loro nuovo singolo “Amore Indiano”: che dire, per noi è un grande sì.
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