- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 21/06/2019

Tra i rapper più comunicativi perlomeno del nord italia, è oramai impossibile non citare Nerone. Il rapper milanese, già dai primi lavori, ha dimostrato un attitudine espansiva, loquace ed introversa, che colpisce per la dinamica dei testi più che per gli argomenti trattati.
Con ”Gemini”, da Nerone ci aspettavamo una sorta di consacrazione: e ve lo anticipiamo, le attese sono state ampiamente rispettate, con l’artista che ha legittimato con questo lavoro tutti i buoni propositi dell’ascoltatore, fan e meno fan.
L’album si apre con il brano che da il nome all’intero progetto, dove si denota subito la spigliatezza e disinvoltura tipica dell’artista: Nerone, infatti, mette subito in chiaro che della sua vita, della sua musica e della sua carriera ne fa quello che vuole, comparando poi tutto quanto con le sensazioni e l’emozioni che emergono dal mondo del calcio nella successiva ”Tre goal”, singolo dall’attitudine reggaeton che ha anticipato l’uscita di questo lavoro.
Un attitudine che si trasforma più marcatamente in reggae dalle sfumature trap, nella terza traccia dell’album, ”Canne”, una sorta di inno al consumo d’erba; in ”Sul serio”, invece, con la collaborazione del rapper romano Gemitaiz, troviamo del leggero rammarico causato dallo stile di vita scanzonato, che è stato penalizzante sia nella vita quotidiana che nell’amore.
”Piacere, Max!” è un brano orecchiabile e divertente, che al pari di ”Vieni da me” può essere collocato in qualsiasi punto del disco riuscendo a prescindere nel risultato di fare bella figura, per l’ironia e lo stile malandrino esposto dall’artista, sempre metricamente ineccepibile: ”Oh shit!”, ad esempio, ne è un ulteriore dimostrazione.
Con ”Avengers” si avvale della collaborazione dei big Ensi e Jake la Furia, tornando a trattare argomenti più seri e critici: in questo caso, il fil rouge del testo da credito alla gavetta, puntando il dito contro quei personaggi che si sentono arrivati perchè partecipanti ad un talent o perchè hanno pubblicato un album; ”Hooligans”, brano successivo, porta Nerone a ”fare brutto” con un gangsta rap che impreziosisce lo stile già di per se strafottente dell’artista, sempre bravo nel rendersi spavaldo ma avveduto.
”Niente è gratis” è una bella trappata che racconta la fatica per emergere e realizzare quello che ora si sta concretizzando, grazie alle sue capacità e al continuare a credere in se stessi, come raccontato in ”Uno fisso”, featuring la nuova coppia del rap italiano Egreen & Nex Cassel.
”Mezza siga” ha la capacità di emozionare e smuovere la sensibilità dell’ascoltatore: testo profondo e toccante, dedicata ad un caro amico scomparso; in chiusura invece, con ”Come un boss” Nerone vuole estrapolare le caratteristiche maggiormente positive dalla figura del capo, alludendo principalmente allo spirito battagliero ed alla dedizione per la famiglia.
Insomma, in ”Gemini” possiamo trovare degli ottimi spunti per poter proclamare Nerone tra i big del rap italiano: a volte serio, a volte goliardico, il rapper milanese non perde mai la sua verve espositiva, mai banale, mai scontata.
Piacere nostro, Max!
TRACCIA PREFERITA: MEZZA SIGA