A poco meno di un anno di distanza dalla pubblicazione del singolo “Avrei voluto dirti che”, rilasciato lo scorso gennaio, Nicola Gullo torna con un nuovo brano intitolato “Dammi uno strappo ancora“, disponibile da pochissimi giorni nei digital stores ed autoprodotto dallo stesso artista.
Le liriche raccontano il bisogno dell’autore di ripercorrere determinati momenti, ritenuti utili nel percorso di crescita interiore: allo smarrimento raccontato nelle strofe viene infatti contrapposto un ritornello che è quasi una richiesta di aiuto, in cui Gullo espone in maniera implicita il proprio sentimento. Una sorta di di dichiarazione d’intenti, indispensabile per attraversare un periodo oscuro e struggente e che fa ancora sperare nei rapporti autentici, limpidi, quelli a cui vorrebbe ambire il cantautore, dimenticando i fuochi spenti e gli smarrimenti che hanno portato ad un epilogo che sembra quasi irreversibile.
Il flusso di pensieri di Nicola è una dolorosa professione di autoanalisi, più cantautorale nella prima parte del brano e rappata nella seconda, come spesso è accaduto nelle sue precedenti pubblicazioni; discorso applicabile anche per il marcato accento calabrese facilmente captabile a più riprese, che possiamo considerare come un vero e proprio marchio di fabbrica dell’artista.
A livello vocale e di produzione permangono le stesse difficoltà riscontrate in passato: la melodia delle liriche a tratti stride, se rapportata con l’emotività che vuole trasmettere il brano; le ritmiche, anche se corpose, azzardano poco, non imprimendo dunque quel quid musicale che avrebbe giovato al pezzo. L’ascolto ne esce leggermente penalizzato, nonostante il forte impatto che la sola lettura del testo provoca confermando, a prescindere, le buonissime doti autoriali dell’artista nato a Siderno.