- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 12/04/2022

“Kinder cereali all’amianto” è il secondo singolo estratto dalla riedizione del fortunato album di Nicolò Carnesi “Gli eroi non escono il sabato”, che uscirà a dieci anni esatti dal precedente. All’interno del remake Carnesi ha selezionato numerosi featuring, tra cui quello con i Fast Animals e Slow Kids: un brano dall’anima fortemente indie pop con un testo disilluso e sempre molto attuale, composto dalle famose metafore di Carnesi e coadiuvato all’energia dei FASK che riescono a dare un grande valore aggiunto ad un brano già fortemente apprezzato.
“Intanto è un altro giorno, stasera si vedrà, del resto, che cosa ci rimane?”: mai come in questo periodo il brano ci risulta familiare, considerando il periodo in cui stiamo vivendo, i problemi, le paure, le incertezze e la difficoltà di produrre anche un singolo pensiero positivo ed ottimista. A volte ci ritroviamo con il nostro gruppo di amici attorno ad un tavolo, in un bar, a guardarci e confrontarci su quanto effettivamente le cose siano cambiate, ma non in accezione migliorativa, e allora cerchiamo di spostare la nostra attenzione su qualcosa, qualsiasi cosa che ci doni un briciolo di gioia e di serenità. Spesso questi sentimenti li identifichiamo in una persona, che piano piano diventa importante, quasi tossica per noi e ci aiuta, spesso inconsapevolmente, a superare anche le giornate più dure: basta anche solamente un messaggio, un cenno da parte sua e siamo appagati.
Ma cosa succede quando la nostra persona preferita non ha più bisogno di noi? Quando rimaniamo giorni senza sentirci, quando non sappiamo più nulla di loro: ecco che il nostro personalissimo Kinder cereali si trasforma in un boccone amaro e velenoso che siamo costretti a mandare giù, sempre con meno forza, coraggio e voglia di rialzarci di nuovo.
Nicolò Carnesi ci ha sempre regalato poesie metaforiche che si insinuano sottopelle, ed il coinvolgimento dei FASK per il remake di “Kinder cereali all’amianto” ha tirato di nuovo fuori la nostra anima cupa adolescenziale: non possiamo fare altro che prenderlo come un segno, di rinascita e di riscoperta.
Tags: FASK, fast animal and slow kids, Kinder cereali all'amianto, Nicolò Carnesi, recensione