- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 24/03/2022

Federico Olivieri, in arte Olly, attraverso la produzione di JVLI si mette di nuovo in gioco con “Un’altra volta”: una ballad pop con suoni anni ’90 che entrano dritti dentro la cassa toracica e ci fanno saltellare per tutta la stanza mentre scuotiamo la testa a tempo.
“Tu tre metri sopra il cielo, io tre sotto shock, se vuoi che sia sincero, chiedi come sto e sai, difficilmente io ti mentirò”: è successo una volta, potrà succedere di nuovo? Gli amori passati sono sempre fonte inesauribile di testi per le canzoni pseudo malinconiche che riescono ad unire praticamente tutti nel mondo, ognuno di noi ha quel pensiero fisso che ci fa dire “ma che ingiustizia è questa, ho ancora te in testa” e potremmo benissimo sostituirci alla voce di Olly e cantare “tu lo faresti un’altra volta l’amore con me” a quella specifica persona che abbiamo voluto, aspettato e ottenuto, ma solamente per metà. A volte l’esporsi troppo potrebbe ritorcersi contro di noi, ma quando siamo arrivati ad un punto di non ritorno, quando è troppo difficile rimanere a guardare ed accontentarsi delle piccole cose, allora superiamo quella linea immaginaria che ci siamo autoimposti e ci lanciamo.
Cosa succederà poi? Non lo sappiamo, in quel momento neanche ci interessa, ma inevitabilmente il “dopo” arriva e possiamo solo pregare che l’altra persona si senta come noi. Ma la vita spesso ci mette davanti a situazioni complicate: “io non respiro ma tu sei contenta”, racconta Olly, mentre grida “che cazzo vuoi da me, sono troppo di fretta, nessuno che mi aspetta quando ritorno a casa”. Quando la persona che abbiamo davanti riesce ad occupare la maggior parte dei nostri pensieri, quello è il momento in cui ci accorgiamo che siamo persi, che non possiamo più recuperare e ci manca l’aria, mentre realizziamo che ci siamo innamorati di chi resterà impassibile davanti a noi.
Olly ci fa ritornare al passato musicalmente e psicologicamente con “Un’altra volta”, e mentre sentiamo dentro il cuore ogni singola parola, meditiamo se inviare il brano proprio a quella persona con cui vorremmo provarci, di nuovo.
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