- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 05/02/2021

Oremeta è un gruppo emergente, di Ostia, composto da tre artisti: Dario Cangreo, Chiara Pisa e Giulio Gaigher. Ognuno di loro ha delle peculiarità artistiche che, fondendosi con quelle degli altri componenti del gruppo, dà vita a un progetto artistico veramente ben strutturato, che si è plasmato nel primo album del trio, “Saudade”.
Un prodotto costituito da 10 tracce dalla durata complessiva di 32 minuti in cui, sull’onda di testi e basi musicali in 4/4, si intesse un discorso prettamente multiculturalista: ogni traccia, infatti, anche se appartenente al macro-genere del rap, presenta influenze tra loro eterogenee, passando dal reggae-pop di ”Se alle Sei” ad elementi più canonici come “Interludio”, poesia di forte tradizione teatrale profondamente tagliente e autoriflessiva circa l’attuale condizione sociale.
“Saudade” nasce dal bisogno della band di incidere concetti personali facilmente ritrovabili in ognuno di noi, divenendo così una sorta di progetto musicale collettivo in cui respiriamo il bisogno di libertà, di autodeterminazione e di “vera normalità”.
Alla lunga il progetto risente della poca proclività del trio verso l’utilizzo di un sound piu corposo, che avrebbe supportato con maggiore efficiacia il connubio di voci tra Dario e Chiara: rimane comunque un buonissimo esordio, che merita le giuste attenzioni.
TRACCIA PREFERITA : Se alle sei
Tags: Oremeta, recensione, Saudade