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Ortel ci racconta di “Blu”, un singolo leggero ma dalle liriche profonde [INTERVISTA]

Il percorso discografico di Oreste de Vitiis, in arte Ortel, ha reso fin dagli esordi il giusto merito al giovane artista campano: dopo i primi timidi approcci al mercato musicale il 22enne è riuscito a spiccare il volo con il brano “Nostalgia” rilasciato nel 2021,che ha superato i 500 Mila streaming.

Le release successive hanno spesso mantenuto le aspettative, così come “Blu“, il singolo pubblicato lo scorso venerdì. Abbiamo approfittato dell’occasione per scambiare qualche battuta con Oreste, che ci ha raccontato qualche aneddoto relativo al brano.

Ciao Oreste, bentornato su Primo Ascolto. “Blu”, il tuo nuovo singolo, è fuori da pochissimi giorni: quali sono le aspettative che riversi in questo pezzo?

In realtà non ho aspettative. Semplicemente, sono sicuro delle potenzialità di questo brano, in quanto è alla portata di tutti. Intendo, specialmente i ragazzi della mia età, quella fascia che va tra i 18 e i 24 anni. È una canzone leggera all’ascolto ma non per questo superficiale o vuota. C’è tanta musica, e anche tanto cinema, o tanta letteratura, che anche attraverso un tono leggero esprimono concetti profondi. Ho provato a realizzare qualcosa in tal senso.

Il brano poggia su di una forte riflessione sentimentale, da cui trasuda una spiccata emotività di carattere passionale: sono sensazioni che hai vissuto in prima persona?

Assolutamente sì. Il testo è autobiografico e racconta proprio un momento di “pausa”, sia intesa come l’arrivo della stagione estate, in questo caso, sia come intervallo e sospensione da una relazione. Tutto ciò per capire meglio me stesso e le mie intenzioni in quel preciso periodo.

Seguendo la scia di molti artisti illustri, nei giorni che hanno preceduto l’uscita del brano hai rilasciato dei piccoli spoiler per aumentare l’hype sul progetto: credi si sia rivelata una mossa azzeccata?
Io credo proprio di sì perché ho notato un aumento consistente dei pre-salvataggi del singolo “Blu” sui digital store e le persone hanno iniziato ad assaporare le vibe del pezzo.
Inoltre ho ricevuto tantissimi complimenti anche da persone sconosciute e chiaramente queste reazioni mi rendono davvero felice.

Negli ultimi tre anni, dalla pubblicazione di “Sguardi” in poi, hai ottenuto dei risultati discografici importanti. Alla luce di questo percorso, quali sono i tuoi obbiettivi artistici a lungo termine?

Il mio obiettivo è sempre assai vicino a quello che avevo quando ho iniziato a fare musica: entrare nel cuore delle persone con le mie parole e i miei suoni per far sì che possano quanto più possibile immedesimarsi ed emozionarsi insieme a me.

Prima di salutarci ti chiedo: sarà possibile apprezzare Ortel dal vivo il prossimo autunno?

Ragazzi, io spero intensamente di sì. Ho tante idee per i prossimi mesi, sia di nuovi pezzi sia di performance dal vivo. Ed è sempre eccitante cantare live per confrontarmi con chi ama la mia musica e aspetta future novità.

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