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Ortel: È colpa mia | Recensione | Primo Ascolto

Un milione di ascolti su Spotify non sono un traguardo banale, soprattutto se stai dedicando buona parte della tua vita alla musica. Ortel, giovane cantautore napoletano, si è approcciato al mercato discografico da appena tre anni, ma è riuscito in poco tempo a catalizzare meritatamente l’attenzione degli addetti ai lavori.

Pochi giorni fa è stato rilasciato il suo nuovo singolo “È colpa mia“, edito per SaveMyCopyRights e che parteciperà a CasaSanremo 2023: un pezzo dalle peculiarità rhythm and blues, che ci svela nuove caratteristiche del suo ampio background musicale.

Le liriche raccontano la rassegnazione dell’autore, coinvolto sentimentalmente da una storia in cui sente di essere il colpevole per il cattivo proseguimento: una situazione che fa perdere il sonno ad Ortel, implicato in maniera fortemente emotiva. Una canzone dal sapore nostalgico, che mette in evidenza la crescita artistica della sua penna, inglobando influenze e sfumature che non si erano ancora palesate nelle precedenti release.

Il giovane interprete campano mostra inoltre nel brano un occhio di riguardo alla tradizione metrica, esponendo le proprie cicatrici in maniera ordinata e composta ma utilizzando un linguaggio dinamico, che arriva immediato a qualsiasi tipo di fruitore del brano.

La felicità sembra essere un tabù nei testi dell’artista: la resilienza è un suo tratto distintivo, con l’amore come ingrediente fondamentale a contaminare ogni singolo pezzo. La strada è ancora una volta quella giusta, perché mette in evidenza le fragilità di un giovane ragazzo pronto a mettere in musica tutto ciò che sente nel profondo, dimostrando personalità e voglia di emergere. Due caratteristiche mai scontate, soprattutto nel mercato discografico attuale.

TESTI
3.5/5
MUSICA
3.7/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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