- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 23/04/2021

Il nuovo progetto discografico del cantautore toscano Pandem (all’anagrafe Andrea Turchi) s’intitola “Panda no bamba”, disponibile nei principali digital stores dallo scorso 16 aprile.
Dimenticate le atmosfere rilassate e spensierate di “Marinaro”, suo progetto di debutto, o il fascino sprigionato dalla lingua francese in “Le chat de gouttière”: nel nuovo singolo Pandem s’affida a ritmiche reggae, a tratti così sostenute da trasformarsi in dancehall; a coadiuvare ed impreziosire il progetto ci penseranno interessanti inserti di batteria, giri di basso incalzanti ed una seconda voce che si limita a dei cori mai troppo pretenziosi, e che anzi risulteranno fondamentali nell’economia del groove del brano.
Il testo, ironico e leggermente caustico, è un esaltazione dei valori e dei princìpi che l’autore collega alla mitica Fiat Panda, auto storicamente di basso profilo ma che in realtà è sintomo di una stile di vita mai troppo ostentato, e dunque lontano dai cliché che oggi ci vengono mostrati nei social e raccontati da alcun artisti, spesso riconducibili al mondo rap; nell’ultima strofa, inoltre, Pandem propone una convincente critica sociale dai contorni più nitidi, che invita a prendere le distanze da un determinato stile di vita.
Come di consueto, l’artista toscano ha deciso di affiancare al progetto un videoclip (diretto da Mario Salanitro), che in questa circostanza s’ispira ad alcune scene cult del film “Paura e Delirio a Las Vegas”: protagonista, manco a dirlo, è l’instacabile Panda, compagna di molteplici viaggi, anche mentali, di Pandem (che conferma con le sue doti recitative il suo essere un artista a 360 gradi) e del bassista Ange Biamba.
Poteva sembrare un azzardo, considerato il background proposto nei brani precedenti, ed invece può rivelarsi un successo: “Panda no bamba” ha una struttura melodica ineccepibile, ulteriormente gemmata e rafforzata dalla musicalità delle parole chiave di un titolo che al primo impatto può risultare enigmatico; inoltre è un pezzo che fa subito presa sull’ ascoltatore, risultando dunque perfetto per l’attitudine goliardica e leggera che ci auguriamo si possa respirare nella prossima estate.
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