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Prospettive Di Gioia Sulla Luna: Tutti i fantasmi del dancefloor | Recensione | Primo Ascolto

Lo scorso 18 novembre è stato pubblicato “Tutti i fantasmi del dancefloor”, terzo album in studio dei Prospettive di Gioia sulla Luna, il quale segna il loro ritorno sul mercato discografico più di 6 anni dal predecessore “Tutto accade per caso/niente accade per caso”.

Questo nuovo capitolo della carriera della band composta da Giuseppe Barresi, Michelangelo Nasso, Davide Furfaro e Roberto Ciardulli è definibile come un vero e proprio punto di svolta nel loro percorso artistico, a cui sono giunti anche grazie alla preziosa guida di Livio Magnini, noto chitarrista dei Bluvertigo e, in passato, anche collaboratore dei Sottotono e della cantautrice Giorgia, a cui i Prospettive di Gioie sulla Luna si sono affidati per la direzione artistica di questo LP.

“Tutti i fantasmi del dancefloor” ha portato il quartetto ad esplorare nuove sonorità elettroniche, le quali, però, come suggerito dal titolo stesso, fanno riferimento a diverse correnti “vintage” di tale genere che, in modo del tutto originale in ciascuno dei brani, ben si mischiano all’animo pop-rock del gruppo.

Ad esempio, “Estate” ed “Inevitabile” si rifanno molto all’atmosfera italo-disco degli anni 80, mentre “Non sei tu” e “Godzilla” ricordano un po’ il mood musicale proposto da mostri sacri quali i Depeche Mode.
Ma la loro bravura è stata, soprattutto, nel bilanciare tali influenze senza lasciarsi sopraffare da esse, in modo da dar vita ad un risultato sì nostalgico ma comunque al passo con i tempi e affine all’ambiente musicale odierno.

Anche il resto delle tracce scorre in maniera abbastanza godibile, ma, tra tutte, quella che mi ha colpito di più è certamente “Swing”. Qui, la melodia proposta dalla band si unisce alla perfezione al cantato del frontman Barresi, impreziosito dal duetto in stile gospel nel ritornello con l’incredibile voce di Elisabetta Eneh.

Traccia Preferita: Swing

TESTI
3.2/5
MUSICA
3.5/5
ORIGINALITA'
3.7/5

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