- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 26/05/2019

A tre anni di distanza dal successo di ”Alex” (raggiunse il 3°posto nella classifica dei dischi più venduti), torna con un nuovo album d’inediti Raige, che con ”Affetto placebo” sceglie di abbandonare la Warner Music per buttarsi nell’avventura indipendente.
Un progetto che segna probabilmente una svolta artistica per il fratello di Ensi, che punta a sonorità più accondiscendenti per promuovere la sua musica e raccontarci i suoi sentimenti: sì, ”Affetto Placebo” è un album molto intimo, spesso malinconico, ma comunque piacevole.
La prima traccia, ”Ne riderai”, esorta al riscatto personale, e a farsi beffa dei problemi incontrati nella vita: Raige invita l’ascoltatore a fermarsi a riflettere, e a pensare che quando si tocca il fondo si può solo risalire; nella poppeggiante ”Ciao ciao”, invece, ci narra una chiara espressione di quando il sentimento supera l’orgoglio. Segue il brano che da il nome all’album: testo molto intenso, sentito, che ci sciolina uno storytelling della sua vita, e delle esperienze personali che lo hanno fortificato.
”Davvero”, è probabilmente la traccia più romantica dell’album: Raige va a comparare la sua lei alle cose belle della vita, rendendo il brano a tutti gli effetti una dichiarazione d’amore; con ”Ritorni da me”, invece, va ad azzardare la hit estiva, coaudivato da sonorità dance e raggeton: il pezzo racconta, con più leggerezza e meno introspezione, di un rapporto tanto nocivo quanto indissolubile.
”Asia”, sesta traccia dell’album, è la fotografia caratteriale di una ragazza, che cerca con spigliatezza e grinta di dare una svolta alla propria vita: qui il pop-rap di Raige ricorda a tratti lo stile utilizzato da Fedez per il suo ultimo album, pur usando barre più complesse; ”Un milione di sassi” è invece una malinconica dichiarazione d’affetto verso la mamma, scomparsa quattro anni or sono, al quale l’artista era molto legato.
Con ”Quanto male mi fai” l’autore patisce l’indifferenza di lei in maniera vibrante: ci si tuffa nuovamente su sonorità reggaeton, che anche in questo caso hanno la capacità di rendere il brano leggero, nonostante le tematiche affrontate; con ‘Bellezza collaterale”, si invita a prendere le cose con leggerezza, iniziando dall’apprezzare le piacevolezze della vita.
In ”Scuola calcio” si riunisce la crew OneMic, con la collaborazione di Rayden e del fratello Ensi: il testo rapporta la vita quotidiana alle esperienze calcistiche adolescenziali accumulate con gli amici di sempre, e chi si aspettava un freestyle diretto e tagliente probabilmente rimarrà deluso, anche se rimane un pezzo piacevole e dal contenuto interessante; L’album va a chiudersi con ”Com’è successo”, altro brano molto introspettivo e sentito: Raige fa una sorta di mea culpa, rammaricandosi di essersi fatto troppo influenzare dalle dicerie e di non aver ragionato sempre con la sua testa.
Da sottolineare, per chi è in possesso della copia fisica, la presenza di ben quattro bonus track: ”Tutto ok” in due versioni differenti (di cui una unplugged, con la OneMic), ”Whisky” e ”A un passo da te” (feat. Sewit).
Raige ha dimostrato di saper tenere il passo nell’evoluzione che sta caratterizzando la musica italiana, strizzando l’occhio a sonorità d’attualità ed a testi sentimentali nel quale e facile immedesimarsi; al tempo stesso ha dimostrato la giusta maturità artistica e personale, forte di un esperienza ormai consolidata e di capacità evidenti.
TRACCIA PREFERITA: UN MILIONE DI SASSI