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Revel ci racconta il suo punk contaminato: “sono un combattivo, seguo una mia visione” [INTERVISTA]

Viva la Revelution! – vol.1” è il primo progetto inedito di Revel, 27enne artista di Torino con una spiccata proponsione per la musica rock e le contaminazioni. Già, perché nel primo capitolo di questo EP è possibile trovare di tutto: c’è il pop-punk in primis, ma anche sfumature di trap e di metal, a dimostrare tutta la sua poliedricità musicale.

Pochi giorni fa abbiamo avuto modo di scambiare con lui quattro chiacchiere, per comprendere la genesi dell’extended play e ciò che dobbiamo aspettarci dal seguito di questo suo lavoro di debutto.

Ciao, benvenuto su Primo Ascolto.
Pochi giorni fa è uscita la prima parte di “Viva la Revelution”, raccolta d”inediti che ti hanno tenuto per parecchio tempo chiuso in studio. Quanti sei soddisfatto del risultato finale?

Sono parecchio soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto io e Giovanni (Phoenix, il mio producer) perchè abbiamo voluto spingere un pò oltre, cercando di trovare una dimensione chiara alla mia estensione vocale, ed un sound ben definito e nel complesso piacevole! Rispetto alle prime produzioni infatti, la cura del suono è molto più puntigliosa e nell’insieme “spacca” maggiormente, come si dice nel mio gergo!

Considerando il tuo look e la profondità di alcuni testi ti si potrebbe affibbiare una sorta d’inclinazione emo, che però non viene mai citata dalla tua biografia. Revel si sente parte di quel genere o preferisce essere “etichettato” diversamente?

Il mio sound è incentrato sul pop-punk, ma cerco sempre di mischiare tutte le influenze musicali con cui sono cresciuto! Non mi definirei troppo “Emo”, e non sento molto da dentro questa etichetta, sono molto più combattivo… non piango, preferisco combattere.

Pur essendo qualitativamente un buonissimo prodotto, il primo capitolo di “Viva la Revelution” è stato rilasciato in maniera totalmente indipendente, senza il supporto di label: è stata una scelta strategica oppure auspichi in qualche tipo di sostegno per i progetti futuri?

Ho avuto modo durante le diverse fasi del mio progetto di ricevere proposte, collaborazioni… ma sentivo che potevo fare qualche passo ancora da solo. Ho scelto di far uscire “Viva La Revelution! -Volume 1-” da indipendente anche perchè ho avuto una visione, una mattina di qualche mese fa… ho visto la via, la luce, so come avrei dovuto muovermi e in che modo avrei dovuto farlo! Ho avuto poi degli intoppi con persone vicino a me ed al progetto, abbiamo preso strade diverse e insomma, poi ho dovuto tirarmi le maniche ancora più su.

Nel tuo background musicale e non solo l’attitudine punk gioca un ruolo fondamentale. A livello nazionale quali sono le band e gli artisti che hanno fortemente influenzato il tuo stile?

Bella domanda! Bhè, a livello nazionale non c’è molto da dire… la passione per il punk rock è nata grazie alle band oltreoceano! Sicuramente però, qui in Italia ho apprezzato davvero tantissimo il fatto che Gionnyscandal abbia “scoperchiato” un pò questo genere, grazie al suo album “Anti”. Negli anni mi sono anche parecchio avvicinato ad altre band che stimo moltissimo, tra cui Fast Animals And Slow Kids, ma anche I Ministri e The Zen Circus !

Prima di salutarci ti chiedo: cosa dobbiamo aspettarci, a livello di release e di live, dal prossimo futuro di Revel? Siamo curiosi di capire quanto è vicina la seconda parte di “Viva la Revelution”…

Non posso dire troppo, anche se nella mia testa, quella “visione” è ancora molto chiara… Sicuramente non sarà nel 2024, sarà un grande capitolo che si concluderà entro quest’anno. Per quanto riguarda i Live invece, posso dirti che mi piacerebbe moltissimo portare un pò di “Revelution” in giro per lo stivale… al momento non ho ancora organizzato nulla, ma tanto confermo che chi già mi segue sui miei canali social (IG: @revelpunk) sarà tra i primi a saperlo!

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