- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 14/06/2021

Roberto Kunstler, un cantautore romano, è un musicista che vive intensamente l’arte da tutta una vita: un poeta, un disegnatore, oltre che autore di molti artisti del panorama italiano, da Sergio Cammariere, ad Alex Britti, a Ornella Vanoni.
Il 16 maggio è uscito per Sony Music Italy il suo ottavo disco, dal titolo “Davanti alla fine del mondo #1”: un progetto nato dall’incontro con la filosofia e in particolare con Mauro Cascio, scrittore e autore del libro omonimo di racconti filosofici.
Le sei canzoni di questo EP sono percorsi intensi, guidati da una voce che quieta il cuore e che regala parole e immagini sfumate di poesia e di significati profondi che accarezzano le delicate corde dell’anima.
Il titolo del disco non ha l’intento di descrivere una fine del mondo distruttiva e apocalittica, ma all’opposto vuole fare riferimento, in un tempo nel quale le parole si sgretolano e perdono di significato lasciando le persone disorientate, ad una rinascita attraverso una via salvifica da percorrere per riconciliarsi con l’amore con la A maiuscola e con il più grande disegno dell’universo del quale tutti facciamo parte.
Ogni brano prende spunto da un racconto, ogni traccia è una storia che si fonde con suoni e armonie che prendono vita grazie agli arrangiamenti intimi ed eleganti di Francesco Musacco, amico e produttore dell’artista da più di dieci anni, oltre che musicista capace di tradurre in melodia le emozioni tracciate dalle parole dei testi.
Anche la copertina è frutto della sensibilità del cantautore romano, che rappresenta con la semplicità delle immagini, la salvezza e la possibilità sempre viva di ricominciare anche di fronte a un destino incombente e inevitabile.
“Davanti alla fine del mondo #1” è un disco raffinato e poetico, da ascoltare con attenzione lasciandosi cullare come in una traversata dolce fatta di persone, universi ed emozioni capaci di intrecciarsi e rincorrersi nelle canzoni.
TRACCIA PREFERITA: Echi del tempo