“TRENCHES BABY” è il nome del primo album ufficiale di Rondodasosa, uscito su tutte le piattaforme digitali il 4 novembre tra attesa e curiosità. Ci troviamo davanti ad un numero piuttosto elevato di brani, ben 17, alcuni caratterizzati da collaborazioni molto interessanti, sia a livello di featuring che di producer.
Tra questi, spiccano nomi che già in passato hanno collaborato con l’artista: Capo Plaza, ad esempio, in “NO LUV”, o thasup, in “DRILLMOON”; destano grande hype anche i featuring con Rose Villain e Ghali (“CELL”), così come quello con Gazo e Russ Millions nel brano “KILLY DEMON”. Il concept dell’intero progetto è un viaggio all’interno della storia di Rondo: un percorso che si dirama attraverso racconti di vicende ed esperienze vissute.
A partire da prima del successo in “FASHION NOVA” per proseguire, fra alti e bassi, fino all’epilogo “DOLORE 2” (seguito del brano uscito nel precedente EP dell’artista), in “TRENCHES BABY” troviamo diverse sperimentazioni e, nonostante tutto, qualità artistica. Certo, forse il numero di brani avrebbe potuto essere più contenuto: non tutte le canzoni risultano interessanti e alcune appaiono addirittura superflue, ma nonostante critiche e maldicenze si palesa finalmente nel rapper milanese qualità non indifferenti, come dimostra la collaborazione con Low Kidd nel brano più street rap dell’album, “SIN CARA”, in cui Rondo ha la possibilità di mostrare le sue capacità con un mood differente dal solito. Completano il quadro i beat sublimi creati dalle mani di NKO, vero punto di forza del progetto; ragguardevole anche l’apporto di MILES, devastante in “OUTSIDE”.
Nonostante le critiche sul suo essere controverso ed altezzoso, Rondodasosa si conferma un’artista di livello, capace di sperimentare e adattare le sue skills a diversi stili e mood. Nonostante il percorso di maturazione sia ancora lungo, con “TRENCHES BABY” il rapper riesce definitivamente abbandonare le sue spoglie di emergente per vestire i panni di artista di punta della scena italiana, che ci piaccia o meno.
Traccia preferita: “SIN CARA”