- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 30/05/2020

Non sappiamo per quale strano motivo sia successo, ma ci siamo sempre rifiutati fino ad oggi di provare a dare una chance a Rosa Chemical. Forse per la troppa esuberanza dei primi lavori, o forse perchè il suo look pittoresco non ci ispirava la fiducia che in realtà meriterebbe. Ragionamento e preconcetto obsoleto, senza dubbio, e giustamente rimosso prima dell’ascolto di questo album: “Forever” è il primo LP dell’artista piemontese, a poco più di un anno di distanza dall’autoprodotto “Okay Okay!!” contenente sette brani.
Per i tredici pezzi contenuti in “Forever”, invece, ci scommette forte Island Records: sinonimo di qualità, dunque, che non può e non merita di essere snobbata.
L’album impressiona fin dai primi ascolti, dove si alternano brani introspettivi con brani più ironici e gangsta, che mettono in mostra ottime liriche ricche di riferimenti e citazioni; ci fa impazzire il ritmo di “Polka” prodotta da Greg Willen, così come convince la latin trap di “Slatt” con Dani Faiv, o la più urban e radiofonica “Londra” con Rkomi, ricca di riflessioni senitmentali.
La poliedricità dell’artista emerge con forza anche nell’attitudine dance in stile Myss Keta di “Nuovi Gay”, ma è con “Boheme” che ci fa capire di avere di fronte qualcosa di più di un semplice trapper: l’intima analisi interiore di Rosa Chemical ricorda molto lo stile recente di Achille Lauro, con un ritmo reggaeton che stranamente non stona nonostante la tematica introspettiva.
Melodia che persiste nella successiva “Tu mi fai”, che ben si addice alla collaborazione con Boro Boro e che tratta di un forte rapporto sentimentale; “Paradiso”, closing track dell’album, ci propone invece una sorta di outro conscious su sonorità trap.
In conclusione, “Forever” è quanto di meglio ci si potesse aspettare da Rosa Chemical: le produzioni curatissime del progetto giocano un ruolo fondamentale nell’economia del progetto, ma è la personalità del personaggio che ci ha colpito maggiormente, per la capacità di giocare con la propria sessualità in una maniera non convenzionale oltre che per le spiccate capacità artistiche.
TRACCIA PREFERITA: BOHEME
Tags: forever, recensione, rosa chemical