- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 24/01/2023

Sincero, introspettivo, sensuale e deciso: queste sono le parole che meglio descrivono il progetto d’esordio di Rose Villain, “Radio Gotham“, capace di unire vibes hip hop, dance e pop a testi carichi di una voglia di rivincita palpabile.
L’introspezione inizia già dal primo brano, “Dalle ombre”, che ci apre il cuore di Rose facendoci immergere nella sua notte ed instabilità: la musica è l’ancora di salvezza che le permette di non affondare. Affrontiamo un viaggio tra New York, Italia e Giappone integrandoci in tutti i luoghi descritti dall’artista che, come se raccontasse diverse scene di un film in cui è la protagonista, ci canta il sesso, la solitudine, la malinconia e fa sentire la sua voce tra eccessi divisi, tra la sua personalità femminile e quella maschile.
“Monet”, “Yakuza” e “Cartoni animati” sono solo alcuni dei titoli che parlano d’amore all’interno delle 14 tracce presenti nel disco, e tutti e tre raccontano una faccia di questo sentimento che ci spezza il cuore, ci fa paura, ci annulla e ci porta all’apice dell’eccitazione, a volte anche nella stessa giornata. Importanti sono i featuring: voci del calibro di Salmo, Tedua, Elisa, Geolier, Guè, Tony Effe e un totalmente inaspettato Carl Brave vanno a dare quel tocco in più alla magia di Rose Villain che, attraverso il suo sorriso ammiccante e le sue barre, si prende tutto il successo che si merita.
Rose Villain è la super cattiva alla Suicide Squad, con un lato dolce e malinconico che traspare vivido in “Radio Gotham”: tra moto ed eccessi troviamo anche un cuore spezzato ed una donna forte, che usa la sua voce come guantoni da boxe.
Traccia preferita: Due facce
Tags: Radio Gotham, recensione, Rose Villain