- per Antonio Contu'
- in Recensioni
- on 13/06/2022

La musica ha sempre fatto parte della vita di Rodolfo Moscatelli, in arte Rudy Mosquito, cantautore e polistrumentista che lo scorso 3 giugno ha rilasciato il suo ultimo singolo “Il silenzio che porta da te”: una ballad dal sapore dolce amaro, che ci trascina dentro i sentimenti dell’artista.
“Voglio solo scappare anche se questo silenzio mi straccia il cuore, mi porta da te”: Rudy ci racconta di quanto sia difficile accettare la fine di un amore, quando i sentimenti sono ancora vividi e presenti dentro di noi. Siamo in quel momento di limbo in cui ci siamo ripetuti che è finita, che è meglio così, ma è difficile passare improvvisamente da “piccola mia” a persona da salutare con un cenno della mano. La preghiera dell’artista è quella di recidere anche questo ultimo filo rosso che lo tiene legato a chi continua comunque ad amare, nonostante sia stata messa la parola fine alla loro relazione.
Il ricordo dei momenti passati insieme, degli sguardi che sono riusciti a mettere fine a tutti i tormenti, degli abbracci che sono stati una casa accogliente, di una vita insieme che aveva i colori dell’arcobaleno e che adesso è diventata grigia, come quel solito caffè che ora è spettatore del dolore di Rudy, è tagliente, e mentre l’artista realizza che anche il silenzio lo porta da lei chiede di nuovo di essere lasciato andare e di rimanere nella sua malinconia. Non è mai facile accettare di essere rimasti soli, di dover ricominciare contando solo sulle nostre forze, anche se tutto quello che vorremmo fare è correre da quella persona che è diventata il nostro tormento, guardarla negli occhi e dirle che l’amiamo, con ogni fibra del nostro corpo.
“Il silenzio che porta da te” è un brano tanto dolce quanto malinconico e struggente: Rudy Mosquito, attraverso un crescendo musicale, si mette totalmente a nudo di fronte a noi ascoltatori ed alla persona a cui la canzone è dedicata, sperando che il ricordo e l’amore per lei prima o poi lo abbandoneranno, per permettergli di ricominciare, di nuovo.
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