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Salvo Mizzle: Ultimamente sono io | Recensione | Primo Ascolto

“È il racconto fotografico di 45 anni di gioie, dolori, fallimenti e conquiste”: così Salvo Mizzle, artista pugliese classe 1977, definisce il suo nuovo progetto “Ultimamente sono io”. Un disco delicato e forte al punto giusto, composto da ballad ispirate e suoni che ricordano quelli di Sufjan Stevens e Simon&Garfunkel, capaci di trasportarci in un mondo etereo evocato dalle liriche del cantautore.

Fin dal primo brano dell’album, “Maledetta primavera”, percepiamo il senso del tempo che è passato troppo in fretta: “e poi di colpo abbiamo quarant’anni, di scheletri e fantasmi è pieno il tuo portabagagli, di sogni nel cassetto non ce ne sono più”. Altro non possiamo fare che guardarci indietro con nostalgia, mentre continuiamo a camminare verso un tappeto di foglie multicolore che segna il passaggio da un determinato momento della nostra vita ad un altro.

“La nostra vita passata” è invece un inno all’esistenza vissuta, a quel periodo di spensieratezza e pantaloni a zampa, in cui ci si poteva sentire ancora invincibili e pronti ad affrontare qualsiasi sfida: momenti in cui bastava essere sorpresi dalla pioggia durante un pic nic per sentirsi parte del mondo e della natura circostante. Il featuring con il produttore Nicola Faimali in “Cuori di granita” è come un filo di vento che ci solleva e ci libra sopra il mare, mentre voliamo senza meta in un mondo fatto di nuvole e sogni, con l’unica certezza che prima o poi atterreremo: aspettiamo solo che passi l’inverno, per vivere di nuovo l’estate, anche se “non sarà estate in eterno”. “Giganti”, con Dileo e Bruno Tommasello, è la non risposta a tutte le nostre domande: un inno all’inaspettato, nemico giurato dell’attesa, anche se forse un pizzico di avventura è proprio quello che ci mancava in questa vita.

La consapevolezza di Salvo Mizzle in questo nuovo progetto “Ultimamente sono io” ci colpisce dritto dentro l’anima, ma soprattutto ci fa capire che “siamo fantastici, quando capiamo che non si è niente di che”: un’opera cantautorale matura, specchio della crescita non solo artistica dell’autore.

Traccia preferita: Come quando

 

TESTI
3.7/5
MUSICA
4/5
ORIGINALITA'
3.5/5

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