L’EP d’esordio di SAMIA, “Cadiamo a pezzi“, ci inserisce all’interno dell’ mondo urban pop concepito dall’artista romana, che ci propone un mondo buio, attraversato da sprazzi di luce fortissima data dal suo caldo timbro di voce.
“Pazza lunatica” è il primo brano che ci propone SAMIA, dove canta di tutte le sue contraddizioni e ci apre le porte sul suo mondo, mentre ritroviamo i suoi dubbi e le sue paure in “Tutto un fake”: quando non riusciamo mai a lasciarci andare, a spogliarci di tutte le nostre ansie e a togliere quel pesante piede dal freno, ci sembra tutto finto, quella finzione che ci creiamo da soli, troppo spaventati di provare finalmente qualcosa di vero.
“Mama” è una fortissima dedica a quella persona che è sempre stata accanto a noi, anche quando non lo volevamo, anche quando la respingevamo: nostra mamma è sempre lì, che ci sia fisicamente oppure no, la sua presenza riusciamo a percepirla in qualsiasi momento. La ballad malinconica “Smog”, che inizia quasi sussurrata ed esplode nel ritornello, ci racconta le numerose cadute a cui andiamo incontro durante la nostra vita, e mentre SAMIA ci sprona a rialzarci ed andare avanti, siamo nuovamente a terra con “Cadiamo a pezzi”, un brano che racconta sensualmente e duramente di un amore carnale fatto di fiamme e ghiaccio, quell’amore totalizzante che allo stesso tempo ti distrugge e ti aggiusta.
Chiude l’EP “Non mi piace”, che raggiunge le nostre corde più profonde ascoltata di notte, al buio oppure davanti allo specchio per darci la carica per affrontare una situazione che sta cominciando a stancarci, in cui ci sentiamo stretti e vorremmo evadere.
Ottima prova per SAMIA che con “Cadiamo a pezzi” ci ha mostrato diverse sfaccettature di ciò che custodisce dentro di lei, aiutata dall’ottima produzione di Francesco Cataldo.
Brano preferito: Tutto un fake